Dipendenza dalle fonti fossili: “dall’82% all’81%, con investimenti per 3,8 trilioni di dollari”, l’analista di Goldman Sachs Jeffrey Currie

La dipendenza dei paesi occidentali dalle fonti fossili è diminuita di pochissimo a fronte di investimenti enormi. E’ quanto sostiene Jeffrey Currie, analista di Goldman Sachs, in una recente intervista alla CNBC.

“Diamo un’occhiata a cosa ci hanno dato gli investimenti nell’energia verde. Ecco le statistiche di gennaio di quest’anno. Alla fine del 2021, i combustibili fossili rappresentavano l’81% del consumo totale di energia. 10 anni fa, questa cifra era dell’82%. Quindi tutti questi investimenti nelle energie rinnovabili – e stiamo parlando di 3,8 trilioni di dollari; ripeto: 3,8 trilioni di dollari! – hanno spostato il consumo di combustibili fossili dall’82% all’81% del consumo totale di energia. Ma se si tiene conto di tutto ciò che sta accadendo e della sostituzione dei volumi mancanti di gas con il carbone, questa cifra è probabilmente di nuovo superiore all’82%.
… Quindi, quando dico che l’OPEC ora è al comando come mai prima d’ora, significa che tutti noi – che non siamo nell’OPEC – non abbiamo investito adeguatamente nella produzione di energia e nella costruzione delle infrastrutture necessarie per l’approvvigionamento”.

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