L’abolizione del mercato tutelato va fermata: quattro proposte da Adoc

Adoc lancia quattro proposte per tutelare consumatori e aziende dai prezzi impazziti dell’energia. E’ concorde con Confindustria. L’abolizione del mercato tutelato va fermata.

Le nostre proposte di Adoc in un momento drammatico come l’attuale, sono:

1)     riformare la determinazione del prezzo del gas, modificando il sistema di mercato spesso disancorato dai costi di produzione reali con effetti speculativo-finanziari;

2)     sganciare la determinazione del prezzo dell’energia dal gas, considerando anche la produzione da fonte rinnovabile che non ha subìto né dalla pandemia, né dalla guerra aumenti di costi per la produzione;

3)     incentivare costruzione e diffusione di energia autoprodotta, facilitando l’installazione di impianti fotovoltaici, anche applicando il plug&play che prevede l’installazione di piccoli pannelli fotovoltaici sui balconi senza preventive autorizzazioni (delibera Arera 315/2020);

4)     sburocratizzare ed accelerare la costituzione delle Comunità Energetiche e degli impianti da fonte rinnovabili, troppo spesso bocciati per futili motivi.

Registriamo un’unica novità positiva peraltro proposta da tutte le Associazioni dei consumatori: la richiesta di proroga che riguarda il mercato tutelato (gas ed elettricità). Questa proroga comprende le utenze domestiche e quelle delle micro imprese.

Per fronteggiare la crisi energetica e contrastare la povertà, come Adoc, ci siamo battuti per conservare il mercato tutelato e ci auguriamo che ci sia un ripensamento radicale sulla sua abolizione.

Abbiamo richiamato l’attenzione sulle segnalazioni che ci pervengono dai consumatori: bloccare i distacchi per morosità incolpevole; impedire nel mercato libero la rescissione dei contratti a prezzi bloccati; favorire la rateizzazione senza interessi.

Cosa è successo

Arera (l’Autorità di Regolazione per Energia e Ambiente), attraverso un comunicato degli scorsi giorni, si è espressa sul costo dell’energia per il prossimo trimestre, cioè dal 1° ottobre al 31 dicembre 2022, aumenti che, al momento, riguardano solo l’energia elettrica.

Per il gas, contrariamente al passato, il prezzo di riferimento sarà comunicato per la fine di ottobre. Il prezzo del gas per il mese di ottobre su indicazione di Arera verrà fatturato secondo il costo al metro cubo (mc) di settembre. Successivamente sarà conguagliata la differenza di prezzo.

Il costo dell’energia per kilowattora (Kwh) tutto compreso per il trimestre indicato è di 0,66 centesimi a fronte di 0,41 centesimi dell’attuale trimestre. L’aumento registrato è del 59,6%, e il costo Kwh risulta essere il più alto in assoluto di tutti i tempi.

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