Perché bollano come falsa la lettera di oltre 1100 scienziati sulla: “non emergenza climatica”

Dichiarazione mondiale sul clima (WCD)” firmata da oltre 1.100 sostiene che “non c’è emergenza climatica”, affermano gli autori, che provengono da tutto il mondo e guidati dal premio Nobel per la fisica norvegese Professor Ivar Giaever. Si dice che la scienza del clima sia degenerata in una discussione basata su credenze, non su una solida scienza autocritica.

La lettera è stata bollata come fake news, ma la vera bugia è che sia falsa. Vediamo assieme cosa dice la lettera e perché non è vero che i concetti espressi siano, come sostengono coloro che moderano i social, siano bugie.

Cosa dice la lettera, disponibile qui.

Non c’è emergenza climatica
La scienza del clima dovrebbe essere meno politica, mentre le politiche climatiche dovrebbero essere più scientifiche. Gli scienziati dovrebbero affrontare apertamente le incertezze e le esagerazioni nelle loro previsioni sul riscaldamento globale, mentre i politici dovrebbero contare spassionatamente i costi reali e i benefici immaginati delle loro misure politiche
L’archivio geologico rivela che il clima della Terra è variato da quando esiste il pianeta, con fasi naturali fredde e calde. La piccola era glaciale si è conclusa di recente, nel 1850. Pertanto, non sorprende che ora stiamo vivendo un periodo di riscaldamento.
Fattori naturali e antropici causano il riscaldamento
Il mondo si è riscaldato significativamente meno di quanto previsto dall’IPCC sulla base della forzatura antropogenica modellata. Il divario tra il mondo reale e il mondo modellato ci dice che siamo lontani dal comprendere il cambiamento climatico.
Il riscaldamento è molto più lento del previsto
I modelli climatici presentano molte carenze e non sono nemmeno lontanamente plausibili come strumenti politici. Non solo esagerano l’effetto dei gas serra, ma ignorano anche il fatto che arricchire l’atmosfera con la CO2 è benefico.
La politica climatica si basa su modelli inadeguati
La CO2 non è un inquinante. È essenziale per tutta la vita sulla Terra. Più CO2 è favorevole alla natura, rendendo più verde il nostro pianeta. L’aggiunta di CO2 nell’aria ha promosso la crescita della biomassa vegetale globale. È anche redditizio per l’agricoltura, aumentando i raccolti dei raccolti in tutto il mondo.
La CO2 è il cibo vegetale, la base di tutta la vita sulla Terra
Non ci sono prove statistiche che il riscaldamento globale intensifichi uragani, inondazioni, siccità e simili disastri naturali, o li renda più frequenti. Tuttavia, vi sono ampie prove del fatto che le misure di mitigazione della CO2 sono tanto dannose quanto costose.
Il riscaldamento globale non ha aumentato i disastri naturali
Non c’è emergenza climatica. Pertanto, non c’è motivo di panico e allarme. Ci opponiamo fermamente alla politica nociva e irrealistica di zero emissioni di CO2 proposta per il 2050. Puntare sull’adattamento invece della mitigazione; l’adattamento funziona qualunque ne siano le cause.
IL NOSTRO CONSIGLIO AI LEADER EUROPEI È CHE LA SCIENZA DOVREBBE SFORZARSI DI UNA COMPRENSIONE SIGNIFICATIVAMENTE MIGLIORE DEL SISTEMA CLIMATICO, MENTRE LA POLITICA DOVREBBE CONCENTRARSI SULLA MINIMIZZAZIONE DEI POTENZIALI DANNI CLIMATICI DANDO PRIORITÀ A STRATEGIE DI ADATTAMENTO BASATE SU TECNOLOGIE COMPROVATE E CONVENIENTI.
La politica climatica deve rispettare le realtà scientifiche ed economiche
3 Dichiarazione mondiale sul clima del 27 giugno 2022

Perché dicono che questa lettera riporti menzogne

«La scienza e il consenso sul clima si fanno raccogliendo fonti, non firme», il Cetri, Club europeo terza rivoluzione industriale – auspica, è scritto sul manifesto del Club, «una società a emissioni zero, rifiuti zero e chilometri zero», e il cui comitato scientifico «abbandona le dinamiche della competitività per abbracciare quelle della condivisione empatica».

“Nel rapporto di fact-checking, viene poi riportato per la temperatura degli ultimi 2000 anni, il grafico a hockey-stick, che è il grafico prodotto da quelli che furono coinvolti nel noto scandalo del Climategate, che truccarono i dati, cancellando dalla Storia del clima il periodo caldo medievale e, sostanzialmente, anche la piccola era glaciale”, smaschera il sito di Nicola Porro.”L’ultima mascalzonata nel fact-checking in parola è la presentazione disonesta di alcuni “principali firmatari” della criticata lettera. Per esempio, Alberto Prestininziè detto «geologo in pensione, membro del Cts per il Ponte sullo Stretto». «In pensione» vorrebbe screditare il Prestininzi, forse come a dire “rincoglionito”; e dire “geologo” ne nasconde il valore. Perché Alberto Prestininzi è professore ordinario di Geologia applicata alla Sapienza di Roma. Non è chiara la rilevanza, nell’analisi di fact-checking, che il professore, tra le mille altre cose, abbia anche fatto parte del Cts per il Ponte sullo Stretto. Boh”.

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