Turchia: chi sono le madri del sabato. Protestano per i loro parenti scomparsi

In Turchia, dal maggio 1995, i parenti delle persone “scomparse” in custodia di polizia tengono una veglia settimanale nel centro di Istanbul, chiedendo alle autorità di rendere conto del destino dei loro cari. Sono conosciute come le “madri del sabato“, poiché si riuniscono ogni sabato a mezzogiorno davanti al liceo Galatasaray in Istiklal Street, tenendo le foto dei loro figli, figlie, mariti, mogli, padri, fratelli “scomparsi”.

Durante le veglie molti partecipanti subiscono intimidazioni, molestie, uso eccessivo della forza, detenzioni arbitrarie e procedimenti giudiziari ingiusti. Nel 1999 gli organizzatori decisero di interrompere le veglie settimanali, riprese nel 2009 per continuare con la loro richiesta di verità, giustizia e riparazione per tutti i casi di sparizione forzata.

Il 25 agosto 2018 si sono incontrati per la settecentesima volta, gli organizzatori sono stati avvicinati dalla polizia che ha detto loro che dovevano disperdersi poiché il raduno era stato bandito dal governatore distrettuale, che ricade sotto la giurisdizione del ministro dell’Interno. Quando i partecipanti si sono rifiutati di andare via, la polizia ha disperso la folla con la forza usando gas lacrimogeni, cannoni ad acqua e proiettili di plastica. Quarantasei persone tra cui i parenti degli scomparsi sono ora sotto processo per la loro partecipazione alla veglia.

Nel giugno 2022, la polizia antisommossa ha impedito la loro novecentesima veglia pacifica arrestando i partecipanti, inclusi noti difensori dei diritti umani e parenti degli scomparsi.

Amnesty International chiede di assicurare che le veglie pacifiche settimanali delle “Madri del sabato” in piazza Galatasaray possano avere luogo, e di firmare e ratificare la Convenzione internazionale per la protezione di tutte le persone dalle sparizioni forzate.

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