L’hanno ucciso a colpi d’arma da fuoco. Si chiamava Fredid Roman. Era un giornalista. E’ stato uccisoli 21 agosto 2022 nel sud del Messico poco dopo aver scritto un post su Facebook sui 43 giovani scomparsi nello Stato di Guerrero. E’ stato trovato morto nella sua auto a Chilpancingo, capitale di Guerrero. Fredid Roman, 58 anni, direttore del portale La Realidad.
La scomparsa dei 43 studenti della scuola normale Isidro Burgos di Ayotzinapa è avvenuta il 26 settembre del 2014 a Iguala. E’ stato definito un “crimine di Stato” dalla Commissione per la Verità e l’Accesso alla Giustizia, voluta dal presidente Andrés Manuel López Obrador.
Decisi a impossessarsi, come ogni anno, di cinque bus con cui andare alla manifestazione che commemorava la strage di Tlatelolco del 2 ottobre del 1968, gli studenti di questo piccolo centro dello Stato di Guerrero vennero inseguiti, bloccati, feriti da un dispiegamento eccezionale di forze dell’ordine e quindi fatti sparire in circostanze misteriose.
La Commissione internazionale di esperti ha appurato che la notte tra il 25 e il 26 settembre del 2014 ci fu una vera caccia all’uomo con la partecipazione di diverse polizie, fanti della Marina, soldati dell’Esercito, uomini e apparati dell’intelligence. I 43 studenti bloccati e fatti scendere dai bus intercettati furono fatti sparire e di loro non si è saputo più nulla.
Tutto il contrario di quanto scoperto dalle indagini ufficiali, che stabilirono che i ragazzi erano stati consegnati dalla polizia locale al Cartello dei Guerreros Unidos e da questi sommariamente uccisi con un colpo di pistola alla nuca e infine bruciati in un grande falò allestito nella discarica comunale tra i boschi di Iguala.
Nell’articolo che Fredid Roman ha pubblicato prima di essere ucciso, ha scritto espressamente, circa la strage di Azyotzinapa: “E’ stato un crimine commesso dallo Stato, questa è stata la conclusione che ha presentato giovedì scorso ai parenti dei 43 studenti scomparsi il Sottosegretario all’interno e presidente della commissione per la verità sul caso Ayotzinapa, Alejandro Encinas”.
Il sindacato messicano dei giornalisti ha chiesto giustizia e ha rimarcato che le autorità giudiziarie nel caso di reporter uccisi non tengono mai conto del loro mestiere, che invece è la causa degli assassini.
I giornalisti uccisi quest’anno in Messico sono, secondo la Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj) , 15, ma si tratta solo dei casi conosciuti.
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