In India l’invermectina batte il Covid nello stato dell’Uttar Pradesh

L’invermectina è stata l’arma fondamentale per battere il Covid in India nello stato dell’Uttar Pradesh, guidato da un monaco. “Le fondamenta dello storico risultato dell’UP poggiano sull’integrità del suo Primo Ministro (CM) Yogi Adityanath. E’ un monaco indù ed è noto per la sua politica di tolleranza zero contro la corruzione”, scrive in articolo di Pierre Kory, MD, MPA, pubblicato sulla sua pagina Substack. “L’importanza di questa qualità non può essere sopravvalutata, soprattutto alla luce degli ultimi due anni di incessante corruzione della scienza medica e delle politiche di salute pubblica che emergono continuamente ogni giorno.

L’intero successo del suo programma sanitario si è basato sulla distribuzione massiccia di invermectina a 97.000 villaggi con l’impiego di 400.000 operatori sanitari che hanno lavorato in team e hanno eseguito il maggior numero di test in tutta l’India (l’UP è stato anche tra i primi 5 Paesi al mondo per i test)

Per il Covid, il governo stesso ha effettua 10.000 chiamate al giorno per seguire i cittadini malati di Covid. Anche i cittadini ricoverati ricevevano telefonate per assicurarsi che stessero bene e ricevessero le cure necessarie.

“I risultati ottenuti da Yogi Adityanath nella lotta al COVID sono il frutto dell’enorme quantità di risorse umane e istituzionali che ha mobilitato, insieme alla scelta di funzionari della sanità pubblica di grande talento e dedizione. La sua supervisione di questi funzionari ha garantito che potessero svolgere i loro compiti senza l’influenza di Big Pharma”.

Tutto è partito da un esperimento. “Nell’agosto 2020 l’UP ha rotto con i federali ed è passato al protocollo con l’ivermectina dopo un “esperimento” ad Agra, una città di 1,6 milioni di abitanti. Il dottor Anshul Pareek, capo delle unità di pronto intervento dello Stato, aveva deciso di condurre uno studio sull’ivermectina come agente preventivo sulla base di un rapporto di un veterinario (a dire il vero, si basava anche su altri rapporti clinici promettenti nell’uomo). “Sono venuto a sapere che questo virus si trova anche nelle mucche-bufale e in altri animali. Poi un mio amico veterinario mi ha detto che in queste situazioni gli animali vengono curati con dosi massicce di ivermectina. All’inizio abbiamo iniziato con una pillola ogni 15 giorni. Nella mia squadra c’erano 10 membri. Tutti la mangiavano ogni 15-15 giorni; l’esperimento ebbe successo. I membri del team non si sono infettati nemmeno dopo essere entrati in contatto con gli infetti. La carica virale è risultata molto bassa nei soggetti infetti. Poi è stato utilizzato per gli operatori sanitari e altri operatori in prima linea. 

Così l’UP ha iniziato immediatamente a somministrare l’ivermectina ai contatti stretti dei casi positivi nel distretto e ha notato risultati profondamente positivi. Sulla base di queste osservazioni, le autorità sanitarie statali hanno dato il via libera all’uso off-label dell’ivermectina non solo per la prevenzione… ma anche per il trattamento. Questo era il loro protocollo per l’uso dell’ivermectina:

1) Contatti stretti di pazienti con COVID-19

2) Operatori sanitari

3) Assistenza generale ai pazienti COVID-19

 

Altri articoli interessanti

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com