“Quando tu denunci un crimine e sei chiamato criminale, significa che è il governo stesso ad essere criminale”

La Federazione internazionale dei Giornalisti (IFJ) ha lanciato una vera e propria campagna per la libertà di Assange, a partire dalla presidente Dominique Pradalié con il suo efficace slogan «Quando tu denunci un crimine e sei chiamato criminale, significa che è il governo stesso ad essere criminale»

Il 17 giugno 2022, il Regno Unito ha approvato l’estradizione di Julian Assange negli Stati Uniti per affrontare le accuse, principalmente ai sensi dell’Espionage Act della nazione, per aver rilasciato documenti del governo degli Stati Uniti che rivelavano che l’esercito americano aveva commesso crimini di guerra contro civili in Afghanistan e Iraq, incluso il uccisione di due giornalisti Reuters. Se ritenuto colpevole, Assange rischia una pena detentiva fino a 175 anni.

L’IFJ è gravemente preoccupato per l’impatto della continua detenzione di Assange sulla libertà dei media e sui diritti di tutti i giornalisti a livello globale. La ricerca americana di Assange contro il diritto del pubblico alla conoscenza rappresenta una grave minaccia per i principi fondamentali della democrazia, che stanno diventando sempre più fragili in tutto il mondo. Indipendentemente dalle opinioni personali su Assange, la sua estradizione avrà un effetto agghiacciante, con tutti i giornalisti e gli operatori dei media a rischio.

Il caso costituisce un pericoloso precedente per cui i membri dei media, in qualsiasi paese, possono ora essere presi di mira dai governi, in qualsiasi parte del mondo, per rispondere della pubblicazione di informazioni nell’interesse pubblico.

Wikileaks ha ricevuto il Walkley Award for Most Outstanding Contribution to Journalism nel 2011, un premio annuale per premiare l’eccellenza nel giornalismo australiano, in riconoscimento dell’impatto delle azioni di WikiLeaks sul giornalismo di interesse pubblico aiutando gli informatori a raccontare le loro storie. Da allora, gli informatori sono stati utilizzati da altri media per esporre i regimi globali di elusione fiscale, tra le altre storie.

La sentenza di Chelsea Manning, che ha collaborato con Assange per rilasciare il materiale controverso, è stata commutata dal presidente Barack Obama. Nessuno dei media partner di WikiLeaks è stato accusato in alcun procedimento legale del governo degli Stati Uniti a causa della loro collaborazione con Assange. A parte le terribili implicazioni per la libertà di stampa, non esiste nemmeno un criterio legale per l’estradizione e le accuse di Assange.

L’IFJ chiede al governo degli Stati Uniti di ritirare tutte le accuse contro Julian Assange e di permettergli di tornare a casa per stare con sua moglie e i suoi figli. L’IFJ chiede inoltre a tutti i sindacati dei media, alle organizzazioni per la libertà di stampa e ai giornalisti di esortare i governi a lavorare attivamente per garantire il rilascio di Assange. #FreeAssangeORA

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