Brics: raccoglie il 40% della popolazione mondiale, blocco alternativo al G7, contro le sanzioni alla Russia

Il gruppo delle economie emergenti dei Paesi Brics, formato nel 2009, raccoglie oltre il 40% della popolazione del pianeta e rappresenta quasi un quarto del Pil mondiale. Nessuno dei Paesi del Brics ha aderito alle sanzioni contro la Russia.

Il mondo si è diviso in due blocchi multilaterali.

Le nazioni Brics (Brasile,Russia, India, Cina e Sudafrica) sostengono i negoziati tra Russia e Ucraina ed esprimono preoccupazione per la situazione umanitaria in Ucraina.

Il presidente russo Vladimir Putin ha invitato i BRICS a cooperare di fronte alle “azioni egoistiche” dei Paesi occidentali, sullo sfondo di sanzioni senza precedenti contro Mosca per il conflitto ucraino.

Il presidente cinese Xi Jinping è tornato a criticare le sanzioni unilaterali, definite “arbitrarie”, e le loro ricadute sui Paesi in via di sviluppo, avvertendo i “principali Paesi sviluppati” sulla necessità di adottare politiche economiche “responsabili”.

Parlando al Business Forum dei Brics, sigla che riunisce Brasile Russia, India, Cina e Sudafrica, Xi ha detto, nel resoconto dei media statali, che “i fatti hanno dimostrato più volte che le sanzioni sono un ‘boomerang’ e una ‘spada a doppio tagliò”.

Coloro che “politicizzano, strumentalizzano e armano l’economia mondiale sfruttano il predominio del sistema finanziario e monetario internazionale per imporre sanzioni arbitrarie che alla fine danneggiano gli altri e il mondo intero”.

Dietro alle sanzioni per i Paesi del Brics c’è l’egemonia del dollaro. Le sanzioni finanziare messe dall’Occidente alla Russia hanno evidenziato per questi Paesi l’esigenza di delorizzare il mondo, non solo per loro, ma per tutti i Paesi che hanno una economia in via di sviluppo.

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