Il piano oncologico italiano è scaduto nel 2016, ogni giorno si scoprono più di mille nuovi malati

Secondo un’indagine condotta dall’Associazione Italiana Registri Tumori – AIRTUM, ogni giorno in Italia si diagnosticano più di 1.000 nuovi casi di cancro, e nel corso dell’ultimo anno sono state registrate circa 377.000 nuove diagnosi di tumore nel nostro paese, di cui 195.000 fra gli uomini e 182.000 fra le donne. 3,6 milioni sarebbero invece attualmente i malati di cancro in Italia.

Nonostante tali numeri allarmanti, nel nostro paese non è stato ancor aggiornato il Piano Oncologico Nazionale e si registrano gravi ritardi a livello legislativo, che hanno portato oggi il Codacons a presentare una diffida urgente al Ministero della Salute e a tutte le Regioni italiane.

“Il nostro paese necessita di un piano oncologico che possa aiutare i malati di cancro, perché il ritardo nella diagnosi delinea un ritardo nelle cure, e un ritardo nelle cure comporta un inevitabile peggioramento della malattia – scrive il Codacons nella diffida – Nel corso di questi anni il Ministero della Salute ha sviluppato e previsto un “Piano Triennale Oncologico” realizzato anche a seguito del rafforzamento dell’azione con le Regioni, con l’obiettivo di affrontare quei problemi connessi all’oncologia, alla prevenzione ed alle cure palliative.

Allo stato attuale il Piano Oncologico Nazionale stenta a prendere forma nonostante l’ultimo sia scaduto dal 2016, e già all’epoca si presentava come una mera proroga di quello del 2013. Un piano, oggi, non più adeguato rispetto all’aumento dei tumori e ai vari percorsi diagnostici terapeutici”.

Per tale motivo il Codacons, ai sensi della legge 241/90, ha diffidato formalmente il Ministero della Salute e le Regioni ad adottare tutti gli atti necessari, entro e non oltre il termine di 90 giorni, per emanare il Nuovo Piano Oncologico Nazionale in accordo con il Piano Europeo al fine di garantire una adeguata lotta contro le malattie oncologiche in particolare favorendo ed implementando l’attivazione di buone pratiche di prevenzione, diagnosi e gestione dei pazienti individuati con obiettivi di un elevato standard qualitativo dei servizi resi.

Se le amministrazioni competenti non daranno seguito alle richieste dell’associazione, partirà una class action del Codacons contro lo Stato Italiano alla quale potranno partecipare tutti i malati oncologici italiani.

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