“La guerra in questo momento è anche una guerra di valori. La Russia ha cominciato a reprimere tutto: su Facebook c’erano post che dicevano che la Crimea non era più dell’Ucraina, una falsità assoluta. Tantissimi russi sono stati portati in Crimea”, spiega alla vice ministra degli esteri, Dzhaparova, che si è trovata la casa occupata.
“La propaganda: gli strumenti del lavaggio del cervello sono stati senza precedenti. La propaganda è questo: convincenti che il bianco è nero. La propaganda russa serve a far credere fiducia in chiunque. La propaganda manipola le scelte delle persone, influenzandone le convinzioni etiche. In questo i russi sono bravissimi, anche qui in Europa sono stati bravi a farli.
La tecnica di quello che sta succedendo nella comunicazione anche in Europa è stata spiegata a Quarta Repubblica da Daniele Capezzone: “Sui media occidentali c’è spesso una scatenata propaganda a favore di Mosca. Le dò un esempio: la tecnica tipica di molti è partire con una affermazione vera, tipo è vero c’è un aggressore e un aggredito, e subito dopo, però… è vero ci sono violenze contro i civili, però…, si è vero ci sono state le stragi, però…”
Toni Capuozzo denuncia la politica ucraina con i giornalisti stranieri: “è arrivata una lettera a tutti i giornalisti stranieri in Ucraina in cui si comunica loro che se si recassero nelle parti del paese presidiate, occupate dai russi non avrebbero poi il diritto di rientrare in Ucraina: di fatto è un o con noi o contro di noi”.
“C’è una enorme differenza dal 2014 a oggi. – continua la vice ministra ucraina – Dobbiamo capire che a volte le cose sono ibride. La Russia corrompe i funzionari, per far coprire le cose che ha fatto, i crimini. Bisogna continuamente dare informazioni. Prima del 2014 la prognata in Ucraina era enorme. Avevano tantissimi canali via cavo russi e pochi ucraini. Una grande sproporzione, che ha portato tanta propaganda Russia nel mio paese, per questo abbiamo fatto un ministero apposito”.
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