Johnson: “I richiedenti asilo illegali saranno trasferiti in Ruanda”. Il No dell’agenzia Onu per i rifugiati

A seguito di annunci pubblici fatti ieri, l’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, ha espresso forte opposizione e preoccupazione per i piani del Regno Unito di esternalizzare i suoi obblighi di asilo e ha esortato il paese ad astenersi dal trasferire richiedenti asilo e rifugiati in Rwanda per l’esame delle richieste di asilo.

“L’UNHCR rimane fermamente contraria ad accordi che cercano di trasferire rifugiati e richiedenti asilo in paesi terzi, in assenza di salvaguardie e standard sufficienti. Tali accordi non fanno altro che spostare le responsabilità riguardanti l’asilo, eludono gli obblighi internazionali e sono contrari alla lettera e allo spirito della Convenzione sui Rifugiati”, ha detto Gillian Triggs, Assistente Alto Commissario dell’UNHCR per la Protezione.

“Le persone che fuggono da guerre, conflitti e persecuzioni meritano compassione ed empatia. Non dovrebbero essere scambiate come merci e trasferite all’estero per l’esame della loro richiesta di asilo”.

L’UNHCR ha esortato entrambi i paesi a ripensare i piani. Ha anche avvertito che invece di dissuadere i rifugiati dal ricorrere a viaggi pericolosi, questi accordi di esternalizzazione non faranno altro che aumentare i rischi, inducendo i rifugiati a cercare canali alternativi, ed esacerbare le pressioni sugli stati in prima linea.

Sebbene il Rwanda abbia generosamente fornito un rifugio sicuro ai rifugiati in fuga da conflitti e persecuzioni per decenni, la maggior parte vive in campi con un accesso limitato alle opportunità economiche. L’UNHCR ritiene che le nazioni più ricche debbano mostrare solidarietà nel sostenere il Rwanda e i rifugiati che già ospita, e non il contrario.

Il Regno Unito ha l’obbligo di garantire l’accesso all’asilo a coloro che cercano protezione. Le persone a cui viene riconosciuto lo status di rifugiato possono essere integrate, mentre coloro che non hanno bisogni di protezione internazionale e non hanno altre basi legali per rimanere nel paese, possono essere rimpatriati in sicurezza e dignità nel loro paese d’origine.

Il Regno Unito, invece, sta adottando provvedimenti che abdicano la responsabilità ad altri e quindi minacciano il regime internazionale di protezione dei rifugiati, il quale ha resistito alla prova del tempo e ha salvato milioni di vite nel corso di decenni.

Il Regno Unito ha sostenuto il lavoro dell’UNHCR molte volte in passato, e sta fornendo importanti contributi che aiutano a proteggere i rifugiati e a sostenere paesi in conflitto come l’Ucraina. Tuttavia, il sostegno finanziario all’estero per alcune crisi di rifugiati non può sostituire la responsabilità degli stati e l’obbligo di ricevere i richiedenti asilo e proteggere i rifugiati sul proprio territorio – indipendentemente dalla razza, dalla nazionalità e dal canale di ingresso.

Mentre l’UNHCR riconosce le sfide poste dalle migrazioni forzate, i paesi sviluppati ospitano solo una frazione dei rifugiati globali e sono ben equipaggiati per gestire le richieste di asilo in modo umano, equo ed efficiente.

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