Le parole sono macigni: il genocidio storicamente è sempre stato giustificato dalla propaganda

“Il genocidio è giustificato dalla propaganda e dal linguaggio che svaluta e demonizza le popolazioni bersaglio. Gli esempi storici abbondano, dalle caricature coloniali europee di “bruti” e “selvaggi” indigeni alle rappresentazioni naziste di ebrei come topi, ” spiega Alexander Hinton, Professore di Antropologia; Direttore, Center for the Study of Genocide and Human Rights, Rutgers University – Newark in un articolo su The Conversation.

“La Russia sta usando questo tipo di linguaggio demonizzante per giustificare la sua invasione dell’Ucraina. In primo luogo, la Russia descrive la sua violenza come necessaria per “denazificare” l’Ucraina. Il presidente Vladimir Putin, ad esempio, ha definito la leadership ucraina una “banda di tossicodipendenti e neonazisti” di estrema destra.

E in secondo luogo, Putin ha suggerito che l’identità ucraina non è reale e che, storicamente, “russi e ucraini sono un popolo, una nazione, in effetti”.

Potrebbe interessarti anche: L’Ucraina si rivolge al tribunale dei diritti umani all’Aia contro la Russia

Seguici su Facebook https://www.facebook.com/presskit.it

Seguici su Telegram https://t.me/presskit

Altri articoli interessanti

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com