Le marce della libertà si moltiplicano, da Grado, Chivasso, San Marino, …

“Vengo da Grado, dove ne è partita un’altra, ne parte una da san Marino, ne è partita una da Chivasso,  – ha detto a Firenze nel week end Paolo Sceusa, professore di Diritto, ex magistrato e Presidente di sezione emerito della Suprema Corte di Cassazione – se solo voi volete alimentarla mettendoci i piedi, scoprirete qualcosa di potente dento di voi e attorno a voi. La marcia non è alterativa, si aggiunge a tutte le proteste. L’unità non è portare un sacco di gente in un’unico posto, la marcia ha questo di magico e speciale porta tutti dappertutto.

Quelli che hanno marciato con noi all’aria aperta hanno fatto oltre che un gesto di protesta contro tutte le limitazioni dei diritti fondamentali e l’obbligatoria dei vaccini, un movimento salutare di per sé, che tutta la medicina dice che fa bene e alza gli anticorpi, a giovani, meno giovani e anche anziani, non dite come me.

Chi ha accolto i marciatori ha partecipato alla marcia, come e più di loro, gli hanno dato un tetto, del cibo, li hanno accolti con un caldo abbraccio, hanno ripagato la fatica e il tempo che il marciatore dedica a questa fatica. Immaginatevi di moltiplicarle”.

 

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