Il trucco italiano per tenere basse le morti da vaccino: se avvenute dopo 14 giorni non contano

Tutti i decessi avvenuti 14 giorni dopo la vaccinazione, indipendentemente dalla dose, sono sistematicamente esclusi dal conto delle morti dovute al vaccino da Aifa. Con questo limite temporale, anche Camilla Canepa, ad esempio, che è morta 16 giorni dopo la vaccinazione, sarebbe esclusa dal computo dei decessi Covid correlati. E questo nonostante la perizia della Procura di Genova attesti che la morte è stata indotta da una trombocitopenia indotta dal vaccino, come unica causa possibile.

Chi muore “tardi” non è contato tra le vittime di vaccino, però non si tiene conto che a determinare il computo dei giorni deve invece essere la comparsa dei sintomi da reazione avversa, perché si può morire anche successivamente i 14 giorni, ma si possono aver sviluppato sintomatologie importanti vaccino correlate prima di quel lasso temporale. A quel punto la data del decesso, con una reazione avversa insorta subito dopo, cambierebbe non poco lo stato dell’arte.

 

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