La pandemia di COVID-19 ha provocato la più profonda recessione globale dalla seconda guerra mondiale.
Come sostenuto da Schumpeter (1942), le crisi possono sfociare in una “distruzione creativa“. Cioè, possono svolgere un ruolo di pulizia, accelerando la riallocazione dell’attività economica da imprese meno produttive a imprese più produttive, portando a una maggiore produttività e crescita economica nel lungo periodo. Tuttavia, non è ovvio se dalla crisi del COVID-19 emergerà un modello di distruzione creativa.
Lo shock su vasta scala può semplicemente tradursi in una distruzione diffusa (qui e qui). Oppure, invece di spostare l’attività economica verso le imprese più produttive, la crisi può riallocare l’attività verso imprese con maggiore potere di mercato o connessioni politiche, il che potrebbe essere dannoso per la crescita della produttività. La questione dell’impatto del COVID-19 sulle imprese e delle sue implicazioni per la crescita economica di lungo periodo è quindi empirica.
