Ricorso al Tar contro l’obbligo vaccinale per la scuola. Il sindacato Anief in rivolta.

Il giovane sindacato, unico tra i maggiormente rappresentanti del comparto Istruzione e ricerca a prendere questa decisione, contesta le misure vessatorie persino rispetto a quelle adottate per il personale sanitario, per il quale è prevista la possibilità di essere collocato ad altro mansionario: per Anief, dunque, quelle imposte dal Governo Draghi sono disposizioni illogiche rispetto alla didattica a distanza, alla quale si ricorre quando la classe è disposta in quarantena. Ma si tratta anche di un provvedimento inutile, se solo si riflette sul fatto che la popolazione studentesca accede ai locali scolastici senza vaccinazione. E anche punitiva, rispetto agli altri lavoratori del pubblico e del privato, ancora di più alla luce delle irrisorie risorse stanziate nella Legge di Bilancio 2022, che mantiene il dimensionamento scolastico e fa ben poco per il rinnovo del contratto nazionale di categoria scaduto da tre anni. Infine, è indicativa la sentenza emessa in queste ore dal Tribunale Ordinario di Velletri che ha giudicato “talmente abnormi le disposizioni sull’obbligo vaccinale per i sanitari”.

Per tutte queste ragioni, Anief ha anche proclamato lo sciopero nazionale di tutto il personale docente e Ata, il prossimo 10 dicembre. La mobilitazione continua con un’assemblea sindacale nazionale, il 15 dicembre.

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