Chi è andato in pensione nei primi 9 mesi del 2021 e quanto prende?

Il totale delle pensioni con decorrenza nel 2020 è di 861.070, per un importo medio mensile alla decorrenza di 1.240 euro: di queste, 472.866 sono riferite a donne, per un importo medio mensile di 1.030 euro, e 388.204 a uomini, con 1.494 euro mensili.

Le nuove pensioni con decorrenza nel periodo gennaio–settembre 2021 sono state 617.357 in totale, per un importo medio mensile di 1.219 euro: anche in questo caso prevalgono per numero le pensioni femminili, 348.758 contro le 268.599 maschili, a fronte però di un importo medio mensile più basso (1.036 euro contro i 1.456 euro degli uomini).

Tali valori si riferiscono alle pensioni di vecchiaia – compresi i prepensionamenti per il fondo pensioni dei lavoratori dipendenti (FPLD) e gli assegni sociali – alle pensioni anticipate, a quelle di invalidità e a quelle ai superstiti di tutte le gestioni.

In particolare, per quanto riguarda le singole categorie, le pensioni con decorrenza 2020 sono state: 271.459 pensioni di vecchiaia (compresi gli assegni sociali), 292.012 pensioni anticipate, 44.736 pensioni di invalidità e 252.863 pensioni ai superstiti. Nei primi nove mesi del 2021: 199.837 vecchiaia, 214.409 anticipate, 30.284 invalidità e 172.827 superstiti.

Analizzando le singole gestioni, il FPLD ha totalizzato 367.257 pensioni nel 2020 e 264.062 nei primi nove mesi del 2021; seguono la gestione dipendenti pubblici con rispettivamente 168.896 e 119.627, artigiani (93.540 e 66.088), commercianti (81.828 e 57.291), parasubordinati (38.428 e 27.443) e coltivatori diretti, coloni e mezzadri (41.450 e 27.606). Gli assegni sociali sono stati 69.671 nel 2020 e 55.240 nel 2021.

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