Dei misuratori di Co2 ci diranno quando aprire le finestre in classe?

Lo propone uno studio portato avanti dal SIMA, la società di medicina ambientale, potrebbe fornire un valido aiuto per tenere sotto controllo l’anidride carbonica e di conseguenza limitare il contagio.

La ricerca condotta in alcuni istituti scolastici pugliesi dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA), in sinergia con l’Università di Bari, è stata pubblicata lo scorso 3 Luglio sulla prestigiosa rivista “Environmental Research” si basa proprio su questo.

Gianluigi De Gennaro, decano del Comitato Scientifico SIMA spiega: “il rilevatore innescava l’accensione di una luce semaforica in corrispondenza dei superamenti di soglie di rischio della concentrazione di anidride carbonica e consentiva al docente di disporre l’immediata apertura di porte e finestre fino al rientro dei valori entro i limiti. All’inizio dell’esperimento nessuna classe rispettava la soglia più bassa di rischio di 700 ppm (luce verde), mentre ben 6 classi su 11 superavano la soglia di rischio limite di 1000 ppm (luce rossa)“.

“Fin dall’inizio della pandemia ci siamo interessati alla ricerca di affidabili indicatori che potessero consentire nella vita quotidiana la minimizzazione del rischio di contagio negli ambienti indoor, dato il rischio di trasmissione diretta inter-personale e per via area (la cosiddetta “airborne transmission route”),individuando nella CO2 un possibile parametro utile e semplice da monitorare, in quanto rivela se la ventilazione naturale o supportata di sistemi meccanici dei nostri spazi chiusi sia sufficiente a diluire – in relazione al numero delle persone presenti – la potenziale carica virale di cui uno o più soggetti possono essere portatori”, spiega Alessandro Miani, presidente di SIMA.

A spiegare i risultati della ricerca Gianluigi De Gennaro, decano del Comitato Scientifico SIMA e coordinatore scientifico della ricerca: “Lo studio ha coinvolto 11 classi situate in 9 plessi scolastici di diverse province della Puglia, differenziate per classi di età: 2 classi di scuole materne (per la fascia 3-6 anni), 5 di scuole primarie (6-11 anni) e 4 di scuole medie (11-13 anni), prevedendo l’installazione in ogni aula di dispositivi validati, paragonabili a dei “termometri”, per il rilevamento della concentrazione di CO2, frutto della respirazione degli alunni, con un immediato riscontro visivo“.

 

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