Cancro al seno: va messo “in correlazione con livelli bassi di vitamina D e i livelli alti di IGF1, e l’insulin growth factor”, Mauro Rango, fondatore IppocrateOrg

Mauro Rango, fondatore di IppocrateOrg, ha messo in relazione i livelli di vitamina D, IGF1 e le implicazioni con la comparsa del cancro al seno. Rango ha condiviso le sue riflessioni basate su studi approfonditi condotti negli anni ’90 a causa di questioni familiari e personali, focalizzandosi sulle patologie oncologiche.

“Ho fatto lunghi studi di approfondimento per questioni familiari e personali negli anni ’90 ancora sulle patologie oncologiche e c’è una montagna di documentazione scientifica statunitense che mette in correlazione i livelli bassi di vitamina D e i livelli alti di IGF1, che è praticamente un ormone e l’insulin growth factor,” ha spiegato Rango. Secondo lui, l’evidenza scientifica mostra chiaramente come la combinazione di bassi livelli di vitamina D e alti livelli di IGF1 sia significativa per lo sviluppo del cancro al seno.

Rango ha sottolineato che per migliorare queste condizioni, sarebbe necessario un cambiamento radicale nello stile di vita che include non solo l’aumento dell’assunzione di vitamina D, ma anche la diminuzione dell’apporto proteico. “Praticamente se tu vai a vedere questo abbinamento, per modificare lo stile di vita richiederebbe non solo l’aumento di vitamina D ma anche la diminuzione dell’apporto proteico,” ha dichiarato. “Quindi cambio di stile di vita, ma cosa vuol dire? Anche intervento nel mercato, quindi vendere, abbattere le vendite, quindi meno business,” ha detto.

Ha osservato che le scoperte scientifiche che potrebbero beneficiare l’umanità spesso incontrano resistenza a causa delle loro implicazioni economiche. “Tutto quello che è scientifico ma a favore dell’uomo deve essere abbattuto, deve essere messo da parte e questa è la situazione attuale al momento.”

Nonostante le difficoltà, Rango e il suo team sono impegnati nel promuovere questi cambiamenti. “C’è una lunga opera da fare, un lungo percorso da fare, stiamo cercando di farlo,” ha affermato, riconoscendo al contempo la complessità e la difficoltà della loro missione. “Non dico che io sia ottimista su questo, anzi forse è il contrario, ma questo è quello che io sento di dover fare oggi in questo momento della mia vita.”

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