“Non esiste la neutralità”, chi si piega ai diktat è complice: maestre, medici, giudici, giornalisti. L’accusa dell’avv. Roberto De Petro

“Oggi non esiste la neutralità”, denuncia l’avv. Roberto De Petro in una lunga requisitoria contro le persone che si sono piegate ai diktat dell’OMS e delle regole italiane durante la pandemia: insegnanti, medici, giornalisti, giudici, tutti.

“Un insegnante, per esempio, che fa mettere la mascherina ai propri alunni, che impedisce ai bambini di scambiarsi le matite, come è avvenuto ai tempi del Covid, non è neutrale, non è uno che ‘tiene famiglia’ e quindi non si può sbilanciare, ma è complice di questo sistema totalitaristico e collettivistico. Lui stesso si fa ingranaggio del sistema.

Oppure un medico che non firma l’esonero dall’inoculo degli elisir di lunga vita non è neutrale, è prima di tutto un assassino, perché dovrebbe sconsigliare ai propri assistiti di farsi inoculare una sostanza mRNA, e poi è anche un ladro, perché non solo mette in pericolo la vita dei suoi assistiti, ma pretende pure di essere pagato col denaro della collettività.

Un magistrato che fa finta di ignorare che gli elisir di lunga vita non sono vaccini, ma sono farmacigenici per i quali vale tutt’altra legislazione, non è neutrale. È parte del problema.

Un giornalista che occulta la verità e dice che i malori improvvisi sono dovuti al caldo, alla pizza, alla birra, non è neutrale, ma è complice, è evidente.

Il punto è questo: vogliamo appartenere al novero dei novelli Pilato che condannano i giusti, per esempio i lavoratori che sono stati sospesi senza loro colpa perché dovevano mantenere la propria famiglia?

Vogliamo appartenere al novero dei novelli Caino che uccidono gli innocenti Abele con iniezioni letali nel deltoide e addirittura consigliano queste iniezioni alle donne incinte?

Oppure vogliamo essere adoratori del cuore di Gesù al quale chiediamo la forza di non naufragare in questa vita e di destreggiarci nelle tenebre di questa vita e soprattutto di compiere i doveri del nostro Stato?

Tra l’altro, il compimento dei doveri del proprio Stato non è che una cosa trascendentale, lo dice pure Cicerone nel De Officiis, che la persona per bene non basta che non compia il male, ma deve anche fare qualcosa di utile per la società. Al giorno d’oggi siamo al di sotto dei pagani, e allora io dico: se il 50% dei battezzati si rifiutasse di diventare parte dell’ingranaggio, si inginocchiasse e dicesse “ho sbagliato, d’ora in poi però non voglio più dispiacere al cuore di Gesù, voglio compiere i doveri del mio Stato”, ebbene questo ingranaggio infernale si bloccherebbe perché il 50% degli ingranaggi, se è medico farebbe il medico, se è magistrato farebbe il magistrato, se è giornalista farebbe il giornalista e quindi tutta la narrazione satanitaria cadrebbe di colpo.

L’OMS non c’entra nulla, sta a noi scegliere da che parte stare: dalla parte dei persecutori oppure dalla parte di coloro che, con l’aiuto di Dio, perché oggi ci vuole l’aiuto di Dio, fanno il loro dovere”

Fonte

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