L’Unione Europea censura i media russi Sputnik e RT, e ci priva della possibilità di leggerli

I lettori europei, italiani compresi, sono stati privati della possibilità di avere un altro punto di vista sui fatti. Si tratta di una vera e propria censura, che va a colpire la libertà d’espressione e il diritto all’informazione dei semplici cittadini

L’Unione Europea ha bloccato i media russi Sputnik e RT. Proprio in tempo di guerra però sarebbe saggio e importante per i lettori avere la possibilità di consultare più fonti e informazioni possibili. La cultura, la scienza, il giornalismo dovrebbero vivere al di là della politica. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è un grosso errore. È evidente che si vuole far prevalere una sola narrativa tesa a demonizzare una delle parti.

Bruno Ballardini, saggista commenta così questa decisione in una recente intervista: “È evidente che si vuole far prevalere una sola narrativa: quella americana, che tende a cancellare perfino l’informazione storica con tutti i fatti che sono accaduti dal 2014 a oggi. In questi giorni abbiamo assistito perfino all’intervento del capo del nostro partito di maggioranza contro il corrispondente RAI2 da Mosca che aveva solo cercato di ricordare quei fatti per far comprendere meglio la dinamica di ciò che accade oggi, non certamente per giustificare Putin. Ebbene, è stato chiesto l’intervento della Commissione di Vigilanza RAI per prendere provvedimenti contro il giornalista”.

 

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