Vaccini pediatrici: in Italia c’è solo farmacovigilanza passiva, tranne in Puglia, che registra dati allucinanti, Ferdinando Tonolato

“La Regione Puglia ha svolto la sorveglianza attiva post-vaccinazione per Morbillo, Parotite, Rosolia e Varicella, rilevando 883 reazioni avverse in 2.149 bambini vaccinati. Con la sorveglianza attiva le reazioni gravi sono state 40,69 ogni 1.000 dosi, mentre con la sorveglianza passiva 0,12 ogni 1.000 dosi. La differenza tra le due sorveglianze è stata di 339 volte. Si vede quindi questa differenza, questo squilibrio enorme che c’è da un lato. Se c’è la farmacovigilanza attiva, ci sono reazioni molto gravi. Su quei dati là, oltretutto, ricordo una cosa interessante: dopo diversi mesi che seguivano dei bambini danneggiati, praticamente questi bambini erano ancora sotto cura. Cioè, diversi mesi dico, non giorni, diversi mesi.

E questo è gravissimo secondo me, molto grave. Cioè, negare che ci siano gli effetti avversi è gravissimo”, denuncia il naturopata Ferdinando Tonolato, che è stato Presidente anche dell’Associazione Corvelva, impegnata nella battaglia per la libertà e il diritto di scelta in ambito vaccinale.

“I vaccini sono entrati in commercio nei nostri Paesi e nei Paesi occidentali quando le malattie stavano sparendo per conto loro. Già questo mi dà l’idea che i vaccini non servano. La seconda cosa, come ha detto la dottoressa Ferrari, è che praticamente non c’è farmacovigilanza, per cui i vaccini fanno solo bene perché non c’è farmacovigilanza. Ricordiamo che cosa è la farmacovigilanza: chiaramente non le analisi che fanno per scoprire gli effetti avversi. No, magari.

La farmacovigilanza in Italia praticamente è una farmacovigilanza passiva, cioè la farmacovigilanza reale sarebbe: io vaccino un bambino, chi vaccina il bambino poi lo segue nel tempo, lo vede e registra le reazioni avverse.

Nella Regione Puglia, dove c’è una farmacovigilanza attiva, dove i medici hanno seguito i bambini e i dati sono sorprendentemente allucinanti.

A differenza di quello che dice il Ministero, i dati che dà il Ministero, che praticamente reazioni non ce ne sono, le reazioni ci sono e sono gravi, molto molto gravi. Però non ne parla nessuno.

La farmacovigilanza che c’è in Italia, tranne quei due lavori che ha fatto la Regione Puglia, praticamente è la farmacovigilanza passiva, cioè il genitore segnala, poi chi riceve la segnalazione, se vuole, segnala o non segnala oppure dice: “Non c’entra nulla, cosa c’entra questo qua?”. Questo è uno dei motivi fondamentali per eliminare le vaccinazioni.

Il vaccino è entrato in commercio, tutti i vaccini sono entrati in commercio, quando la malattia per conto suo stava sparendo: il 90% come diffusione e il 90% come mortalità. Questo grazie a due cose fondamentali: l’alimentazione (la gente finalmente mangiava) e l’igiene (l’acqua pulita). Due cose fondamentali. E queste cose hanno eliminato, però nessuno ne vuole parlare di queste cose.

Adesso abbiamo un’alimentazione fatta di cibo spazzatura, con malattie degenerative che non finiscono, e nessuno ne parla ancora.

Eliminare le vaccinazioni vuol dire veramente fare medicina, fare veramente insegnamento su come seguire bene i bambini, veramente dare il cibo sano ai bambini. Tutte queste cose sono importantissime, perché avremo poi finalmente dei bambini e una generazione di persone che veramente danno qualcosa di utile alla società.

Attualmente i dati sono abbastanza, direi, terribili. La maggior parte dei bambini sono allergici. Io ho una certa età, i miei ricordi di giovane è che allergie praticamente fra tutti i miei amici non ce n’era uno che le aveva, anzi non si sapeva. C’era qualcosa, qualcuno si sapeva che forse stava male, ma è una cosa veramente tutt’altra cosa rispetto all’attualità.

Basta accennare all’autismo, ial diabete insulino-dipendente nei bambini, noi abbiamo, io quando ero Presidente del Corvelva, abbiamo fatto riconoscere dei bambini danneggiati, cioè diventati insulino-dipendenti dopo la vaccinazione.

Adesso è impossibile fare il riconoscimento, però quanti bambini ci sono insulino-dipendenti? Quanti bambini autistici ci sono? Quanti bambini con problemi di apprendimento ci sono? Tutte domande che dobbiamo farci. Quante persone sterili ci sono?”

Fonte

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