Guarito dal Covid con l’ozonoterapia, concessa dal tribunale, ma ostacolata dall’ospedale: il caso del paziente di Castellón in Spagna

E’ successo in Spagna, un paziente di Castellón, “che aveva il 95% di probabilità di morire in terapia intensiva sotto ventilazione meccanica”, è stato trattato con l’ozono terapia ed è guarito, spiega la dottoressa Natalia Prego Cancelo. “Vista la mancata guarigione, è stato chiesto al tribunale di consentirgli di ricevere un trattamento di ozonoterapia. La corte acconsentì e il dottor Pérez Olmedo, specialista in ozonoterapia, venne da Pontevedra per somministrarlo. Nonostante la forte opposizione dei medici ospedalieri, che hanno anche organizzato manifestazioni e fatto appello alle autorità giudiziarie, come il Presidente della Magistratura e Presidente della Corte Suprema, Sig. Carlos Lesmes. La decisione del giudice è stata appoggiata dalla Commissione Permanente del CGPJ, il cui nucleo duro era composto da sette membri e dal suo presidente, Carlos Lesmes, che ha risposto: “Conformemente alla Legge Organica del Potere Giudiziario, l’organo di governo dei giudici non può impartire istruzioni di carattere generale o particolare indirizzate a giudici o tribunali sull’applicazione o interpretazione giuridica che essi effettuano nell’esercizio della loro funzione giurisdizionale.” Ha quindi risposto alla richiesta dei medici che hanno chiesto la sospensione delle cure con ozono terapia, informando che la legge vieta di interferire nelle deliberazioni delle autorità inferiori. Di conseguenza il trattamento è stato eseguito ed il paziente è guarito completamente.

La reazione negativa dei medici dell’ospedale di Castellón riflette la resistenza istituzionale al cambiamento e la rigida aderenza ai protocolli che, secondo i dati, non portavano benefici al paziente. Questa situazione solleva interrogativi sulla flessibilità e l’adattabilità del sistema sanitario di fronte a nuove prove e trattamenti alternativi. L’atteggiamento dei medici, che negano ogni altra opzione terapeutica, espone i pazienti a rischi inutili e limita il loro accesso a possibili cure salvavita. Inoltre, l’insistenza su questo protocollo ha portato alla negazione di alternative terapeutiche, come l’ozonoterapia, anche quando questa si è rivelata efficace e ha salvato la vita al paziente.

L’esperienza del Dr. Pérez Olmedo con l’ozonoterapia suggerisce che esistono alternative praticabili alla ventilazione meccanica che meritano di essere esplorate. L’ozonoterapia, sebbene non convenzionale, ha mostrato risultati promettenti nel migliorare l’ossigenazione e il recupero dei pazienti critici. Questo caso evidenzia l’importanza di considerare trattamenti compassionevoli e di personalizzare le decisioni cliniche in base alle esigenze individuali del paziente.

Questo caso evidenzia la resistenza dei sistemi sanitari ai trattamenti alternativi e sottolinea l’importanza della libertà di trattamento garantita dall’articolo 20.2 del Codice Etico Medico”.

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