“Le indagini si sono concentrate su possibili falsificazioni dei numeri dei lotti dei vaccini, al fine di consentire la somministrazione di dosi scadute evitando le pratiche burocratiche necessarie allo smaltimento, e sulla modalità di somministrazione e conservazione presso alcuni hub vaccinali”, spiega l’avvocato Antonietta Veneziano di Avvocati Liberi
“Il caso non è isolato e diverse segnalazioni sui danni subiti a seguito della somministrazione di vaccini irregolari sono giunte da diverse parti della provincia di Cosenza.
Potrebbe essere la punta dell’iceberg!
Un’inchiesta aperta presso la Procura di Castrovillari (CS), che ha portato per il momento alla chiusura delle indagini preliminari per 2 medici vaccinatori indagati, tenta di far luce sulla possibilità che siano stati somministrati vaccini scaduti o mal conservati.
La denuncia è partita da Giovanni, un cittadino calabrese rimasto invalido dopo il vaccino Moderna, che ha sottoposto all’attenzione della Procura l’esistenza di incentivi economici di 25 euro per ogni somministrazione di vaccino, un sistema che a suo dire avrebbe spinto alcuni medici a ignorare la scadenza dei vaccini per ottenere un guadagno rapido.
Non sarebbe inverosimile che condotte del genere siano state attuate in tutta Italia, a meri fini di guadagno personale, tenuto conto della deplorevole decisione di offrire ai medici importanti incentivi economici per vaccinare il più possibile.
Del resto la stessa decisione EMA del 23.9.21 (recepita da AIFA il 4.10.21) di prorogare la data di scadenza del farmaco Cominarty di Pfizer con effetti addirittura retroattivi (sui farmaci già venduti e in scadenza) era chiaramente dettata da esigenze del tutto diverse da quelle di sicurezza: la società di analisi britannica Airfinity aveva infatti avvertito, nei giorni precedenti all’emissione dei provvedimenti di proroga, della possibilità che oltre 100 mln di dosi di vaccino acquistate dai paesi UE sarebbero state inutilizzabili entro la fine dell’anno.
Se ai vertici si agisce con tale negligenza, in palese violazione del principio di precauzione e in totale disprezzo del fine primario di tutela della salute del paziente, non può sorprendere più di tanto che si agisca con le stesse logiche anche negli ultimi anelli della catena di somministrazione.
Gli avvocati di ALI erano stati i primi a denunciare, per conto del Comitato Ascoltami, Osa Polizia, Sindacato Finanzieri democratici e Bianca Laura Granato, l’illiceità di tale inaccettabile decisione di proroga della validità di un farmaco in mancanza di studi scientifici che ne attestassero la sicurezza oltre la originaria di scadenza.
Negli esposti, presentati presso le procure di Roma, Santa Maria Capua Vetere e Catanzaro, è stato specificamente chiesto di effettuare indagini, oltre che sull’esistenza degli studi attestanti la sicurezza della proroga della scadenza dei farmaci in questione, anche sulle effettive dotazioni degli hub vaccinali degli apparecchi refrigeranti necessari alla corretta conservazione del vaccino Pfizer, nonché sulle modalità di somministrazione, ed altresì il sequestro preventivo e probatorio delle fiale ancora a disposizione dei centri di vaccinazione, al fine di verificarne la composizione ed eventuali criticità relative alla stabilità del farmaco.
In alcuni casi è stato necessario presentare opposizione alla richiesta di archiviazione della notizia di reato, visto che le indagini indicate erano state completamente omesse.
Ci auguriamo che l’inchiesta di Castrovillari, dove le indagini in relazione ai fatti denunciati sono state avviate e concluse con efficienza dal Sost. Procuratore Simona Manera, possa sensibilizzare sui gravissimi fatti analoghi rappresentati nei nostri esposti, e che vengano avviate le dovute indagini volte ad accertare la eventuale commissione di crimini a danno della collettività”.
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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