La gestione impropria della paura da parte della classe medica in pandemia denunciata dal dott. Giuseppe Barbaro: “usando la paura per esercitare la professione, ha negato se stessa”

Giuseppe Barbaro, specialista in medicina interna e cardiologia, ha dedicato la sua carriera allo studio delle complicanze cardiovascolari associate a malattie virali come l’HIV e alle complicanze della terapia antiretrovirale. Con una formazione approfondita e una vasta esperienza clinica, Barbaro ha concentrato i suoi sforzi nella valutazione di marker di adiposità viscerale e cardiaca. Utilizzando tecniche avanzate come la determinazione ecocardiografica dello spessore del tessuto adiposo epicardico, ha studiato i soggetti affetti da lipodistrofia indotta da farmaci antiretrovirali, obesità e sindrome metabolica.

Autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche e di quattro libri sulle complicanze cardiovascolari dell’HIV, Barbaro ha contribuito significativamente alla letteratura medica, offrendo nuove prospettive e soluzioni per gestire le gravi implicazioni cardiache di queste patologie. Il suo lavoro non si è limitato solo alla ricerca accademica; ha anche osservato e documentato diverse patologie legate a quelli che definisce “vaccini che tali non sono”.

Barbaro ha criticato duramente la gestione della paura da parte della classe medica durante le crisi sanitarie recenti. “Quello a cui si è assistito è stata una gestione impropria della paura, specialmente da parte poi della classe medica, che usando la paura per esercitare la professione, ha negato se stessa, con una sequenza di menzogne che non sono state certamente a favore di ciò che si dovrebbe tutelare cioè la salute, la vita e la qualità di vita dei pazienti.

…E noi sappiamo che la paura è la base per la gestione del potere. Lo diceva anche Senega nei confronti di Nerone, il quale diceva che quando finisce la mia paura, finisce anche il tuo potere”.

In un contesto di crescente sfiducia verso le istituzioni sanitarie, la voce di Barbaro rappresenta un richiamo all’etica medica e alla necessità di mettere la salute dei pazienti al primo posto. La sua esperienza e il suo impegno nella ricerca medica continuano a essere un faro per colleghi e pazienti, offrendo speranza e concretezza in un campo medico in continua evoluzione.

Fonte

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

Leggi le ultime notizie su www.presskit.it

Può interessarti anche: Pandemia: il fallimento del “patriottismo della specie” fondato sul terrore, Giorgio Agamben

Seguici su Facebook https://www.facebook.com/presskit.it

Seguici su X: https://x.com/presskit_it

Seguici su Sfero: https://sfero.me/users/presskit-quotidiano-on-line

Seguici su Telegram https://t.me/presskit

Copiate l’articolo, se volete, vi chiediamo solo di mettere un link al pezzo originale.

Altri articoli interessanti