“Telegram è una grande piattaforma. Siamo popolari in molti, molti paesi, e abbiamo ricevuto molte richieste e pretese. Alcune di queste erano legittime. C’era un gruppo di persone che promuoveva la violenza, un’attività terroristica che diffondeva violenza in alcune parti del mondo, pubblicando cose che qualsiasi essere umano decente avrebbe vietato o non avrebbe voluto fossero pubblicate. Li avremmo aiutati”, ha spiegato Pawel Durow, il fondatore di Telegram in una celebre intervista a Tucker Carlson. “In altri casi, in cui pensavamo che si oltrepassasse il limite e non fosse in linea con i nostri valori di libertà di parola e protezione della corrispondenza privata delle persone, li avremmo ignorati”.
E fa un esempio concreto: “Dopo l’evento del 6 gennaio, abbiamo ricevuto una lettera da, credo, un membro del Congresso di parte democratica, che ci ha chiesto di condividere tutti i dati in nostro possesso in relazione a quella che hanno definito “questa rivolta”. L’abbiamo verificata con i nostri avvocati, e ci hanno detto che era meglio ignorarla.
Ma la lettera sembrava molto seria e diceva, sai, che se non ottemperassimo a questa richiesta, avremmo violato la Costituzione degli Stati Uniti o qualcosa del genere”. E’ probabile che volessero i dati delle persone che avevano votato per l’altro candidato alle elezioni.
“Volevano i dati delle persone, sì, che stavano manifestando a Washington o ovunque fossero. La cosa divertente è che due settimane dopo quella lettera, abbiamo ricevuto un’altra lettera, una nuova lettera dalla parte repubblicana del Congresso. Lì leggiamo che, se avessimo fornito i dati in base alla richiesta precedente, avremmo violato la Costituzione degli Stati Uniti.
Quindi abbiamo ricevuto due lettere che dicevano che qualsiasi cosa avessimo fatto, avremmo violato la Costituzione degli Stati Uniti, in un certo senso. Questa era la mia interpretazione di queste lettere.
Abbiamo risposto allo stesso modo in cui rispondiamo alla maggior parte di tali richieste: abbiamo deciso di ignorarle, perché è una questione così complicata legata alla politica interna degli Stati Uniti, e non vogliamo prendere una posizione.
Ci credo fermamente. Se ignori i tuoi problemi, la maggior parte di essi scompare. È molto vero. Lo è. Nessuno lo dice, ma è vero. È incredibile”.
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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