Vaccini mNRA e astuzia imprenditoriale delle case farmaceutiche: costi a carico degli stati, profitti privati e malleva sugli effetti avversi, la denuncia di Mauro Rango

Il vaccino mRNA ha generato profitti enormi in brevissimo tempo, ma con una strategia imprenditoriale astuta. Secondo Mauro Rango, “i costi di produzione di questi vaccini sono stati interamente a carico degli Stati”. Le case farmaceutiche, per proteggersi da eventuali ricorsi per reazioni avverse, “hanno fatto firmare agli Stati lettere di manleva, eliminando così qualsiasi rischio per loro stesse”. Questa mossa ha permesso alle aziende di ottenere tutti i guadagni su un vaccino che, oltre a essere di facile costruzione, non ha un costo elevato. “Gli occidentali hanno seguito questa strada, ma ci sono state scelte diverse altrove”.

Rango evidenzia come la Cina abbia adottato una strategia differente. Invece di optare per un vaccino mRNA, “i cinesi hanno sviluppato un vaccino a virus inattivato, più costoso e più difficile da produrre”. Questa scelta, sebbene più onerosa, “ha permesso di evitare la stragrande maggioranza degli effetti avversi, tutelando maggiormente la salute del loro popolo”.

“Queste informazioni”, secondo Rango, “sono ben conosciute negli ambienti competenti, così come è noto il dibattito sulla questione del cancro”. Tuttavia, risulta sempre più difficile spiegare questi aspetti complessi alle persone comuni, che spesso faticano a credere a queste realtà. La dicotomia tra profitti rapidi e tutela della salute pubblica continua a essere al centro di accese discussioni, sollevando interrogativi etici e pratici sulla gestione della salute globale.

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