Vaccinazione obbligatoria morbillo imposta con un solo morto in Italia con altre patologie. La denuncia di Raffaella Regoli. Chi lo ha chiesto? L’Oms, che nelle statistiche di mortalità inserisce anche l’Africa, così si alza la soglia di attenzione

“Nel 2017 si decide che c’è una grossa epidemia di morbillo. Ma chi lo decide? L’OMS”, denuncia Raffaella Regoli, il tutto poco prima dell’introduzione dell’obbligo vaccinale pediatrico. “L’Organizzazione Mondiale della Sanità racconta che c’è questa grande epidemia di morbillo, per cui praticamente tutti i casi di morbillo, guarda caso, si concentrano in Italia. Questo porta a considerare necessaria l’obbligatorietà dei vaccini, mettendo in evidenza la politica a due velocità sempre presente nell’Unione Europea”.

La giornalista Raffaella Regoli pone delle domande critiche: “Mi dovete spiegare perché l’Italia, oltre alla Francia e alla Lituania, ha oggi 10 vaccini obbligatori pediatrici e 4 raccomandati, mentre tutti gli altri 15 paesi dell’Unione Europea no. È un’unione a due velocità: quando dobbiamo pagare le tasse, noi le dobbiamo pagare di più degli altri, lo stesso con i vaccini, però siamo nel principio di solidarietà.”

Regoli continua: “Per esempio, per il morbillo, che è diventata la piaga più grossa dell’umanità, nel 2014 sapete quanti bambini sono morti di morbillo in Italia? Uno. E nel 2023 ci sono state due morti di morbillo in bambini che però avevano delle patologie. Sapete quanti muoiono per soffocamento? Cinquanta all’anno. E allora mi dovete spiegare questa epidemia di morbillo così mortale da richiedere tutta la vaccinazione obbligatoria.”

La discussione si intensifica quando Regoli ricorda un episodio specifico: “Mentre è in discussione la legge Lorenzin Gentiloni al Senato, guarda caso, arriva una lettera dell’OMS che ci raccomanda di agire contro un’epidemia di morbillo, con 5.000 casi in tutta Europa di cui il virus si concentra solo sull’Italia. E quindi passa la legge dell’obbligatorietà.” Ma c’è un trucco nei dati:  l’Oms” nella conta della mortalità mette anche i paesi africani cioè i paesi in via di sviluppo, i paesi diciamo asiatici, mettono i paesi del Sud America” …così si crea allarme per le molte morti, in modo da giustificare l’obbligo vaccinale.

L’interrogativo di Regoli resta aperto, sottolineando le discrepanze e i dubbi riguardo alle decisioni politiche e sanitarie che influenzano la vita dei cittadini.

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