“Nel 2009, solo il 14% degli italiani possedeva uno smartphone, mentre oggi oltre l’85% della popolazione ne possiede uno. Tra i giovani, questa percentuale sfiora addirittura il 100%”, ha spiegato Nunzia Ciardi, vicedirettrice dell’Agenzia per la Cyber Sicurezza Nazionale, al convegno “L’algoritmo al servizio dell’uomo. Comunicare nell’epoca dell’intelligenza artificiale”.Ciardi ha evidenziato come lo smartphone abbia trasformato radicalmente le nostre vite e la nostra società in un arco di tempo sorprendentemente breve.
“Lo smartphone che ha portato questa potenza computazionale nelle tasche di ciascuno di noi velocità di espansione che ci appare assolutamente rilevante, ma oggi non è nulla rispetto alla velocità di quello che sta avvenendo, dell’evoluzione che sta avvenendo”.
Questa rapida diffusione non rappresenta solo un cambiamento tecnologico, ma una vera e propria rivoluzione antropologica. “questa evoluzione generale sull’ecosistema digitale non è stata una rivoluzione tecnologica, non è stata una rivoluzione culturale, è stata una rivoluzione antropologica che ha cambiato profondamente il nostro mondo“, ha detto Ciardi sottolineando che il passaggio dallo smartphone come oggetto di nicchia a strumento di uso quotidiano per la stragrande maggioranza della popolazione ha cambiato profondamente il nostro modo di vivere e di interagire.
“Oggi è un altro mondo, le nostre società sono altre società completamente diverse da quelle che esistevano vent’anni fa”, ha affermato Ciardi, mettendo in luce come la tecnologia abbia ridefinito non solo le nostre abitudini, ma anche la nostra cultura e le nostre interazioni sociali.
La velocità con cui queste trasformazioni si sono realizzate richiede una costante attenzione e adattamento da parte delle istituzioni e degli individui.
Il discorso di Nunzia Ciardi al convegno è stato un richiamo alla consapevolezza e alla responsabilità collettiva di fronte a questi cambiamenti epocali. La rivoluzione antropologica innescata dagli smartphone non si limita a modificare il modo in cui comunichiamo, ma ridefinisce i confini stessi della nostra società e della nostra identità.
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
Leggi le ultime notizie su www.presskit.it
Per non dimenticare: I belgi non vogliono l’Id digitale sul loro cellulare. Lo rivela un nuovo sondaggio
Può interessarti anche: Quando è arrivato davvero il cellulare nelle nostre mani?
Seguici su Facebook https://www.facebook.com/presskit.it
Seguici su X: https://x.com/presskit_it
Seguici su Sfero: https://sfero.me/users/presskit-quotidiano-on-line
Seguici su Telegram https://t.me/presskit
Copiate l’articolo, se volete, vi chiediamo solo di mettere un link al pezzo originale.