"Hanno tolto di mezzo Dio... così i diritti fondamentali a chi rispondono? Alla scienza? Alla tecnica, da una legge di un Parlamento o da una sentenza di Tribunale?", Martina Pastorelli

“Le divisioni inconcepibili che oggi dobbiamo sciropparci sulle fantasiose cause per aumenti o morti improvvise piuttosto che sulla sostituzione e indolore dei fossili con le rinnovabili sono il secret di quelle che ci siamo già per convinzione e convenzione bevute ieri col delirio di anni fa, o con l’eco-reliste dell’ecologismo più umano che salva l’albero e sapete che i bambini erano accostati da quello e ora passa questo, erano già pronti”, spiega Martina Pastorelli in un recente convegno.

“Tutto questo è stato possibile perché abbiamo rinunciato a qualcosa di ancora più profondo, la verità, tolto di mezzo, Dio.

I valori assoluti che gli si portano si rigenerano e il tutto diventa vera, viva e negoziabile. Esattamente a decidere che cosa è bene, male, giusto, sbagliato, vero o falso finisce per essere il più forte che comanda le sue scale. No, se il tipo fa c’è questo. E oggi sono i custodi dell’ortodossia.

E oggi il più forte è questo Leviatano globale che dicevo prima. Un tempo si capiva perché certi diritti si chiamavano fondamentali, perché si diceva sono la conseguenza della dignità che Dio creando Gesù. Ma oggi che Dio l’abbiamo messo da parte, ma da che cosa dipendono? Che cosa diventano? Si dice? Eh, sono proprio detto il uomo in quanto uomo, ma chi o che cosa è un uomo oggi? Lo facciamo dipendere dalla scienza, dalla tecnica, infine da una legge di un Parlamento o da una sentenza di Tribunale,così i diritti prima innati non disponibili, ora sono posti in itinere sottoposti a richieste di individui o di gruppi concessi discrezione dallo Stato.

Potremmo ancora chiamarli fondamentali, ma non sono più gli stessi, sono libertà o licenze garantite. Concesse. Concesse. E lo stiamo toccando con mano. O

Oggi lo Stato è un organismo sempre più europeista che ci spiega i giorni di notte, che vieta le nostre manifestazioni, in cui organi politici stigmatizzano tutti e soli oppositori come nemici dell’umanità, le cui entrate finanziarie, le nostre tasse, servono a salvare le banche, le cui scuole diseducano i nostri figli, le cui rappresentanti rilanciano alle garanzie ogni giorno, rinunciano, scusate, ogni giorno a un po’ più di diritti a vantaggio di opache istituzioni internazionali le cui elite ci instillano una coscienza sporca per i crimini del nostro passato e i cui politici giuristi e intellettuali si divertono a ridicolizzare il passato cristiano”

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