Il Dott. Paolo Schicchi, in una recente intervista, ha sollevato gravi accuse riguardanti il comportamento degli ordini dei medici in Italia. Secondo Schicchi, “gli ordini ti fanno passare i guai se tu dici le cose come stanno”. Questa affermazione denuncia una cultura di omertà e insabbiamento all’interno della professione medica.
Schicchi descrive una situazione in cui molti medici si sentono costretti a non rivelare le vere cause dei malori o delle morti, per paura di ritorsioni. Alcuni colleghi, secondo quanto riferito, affermano: “sì, è morto per quello ma io non posso scrivere troppo sul referto perché sennò passo i guai”, lo dico “in via ufficiosa è stato anche detto questo, certo… perché sennò passo i guai”. Questo clima di intimidazione e soffocamento crea una forte pressione su chi cerca di dire la verità.
Il dottore, ormai in pensione, racconta di aver subito punizioni per le sue rimostranze contro il sistema, descrivendo un’agonia imposta dagli ordini dei medici a chi si azzarda a dichiarare la realtà dei fatti. Schicchi cita anche dati statistici per avvalorare le sue preoccupazioni, menzionando uno studio recente in Germania che ha registrato un aumento del 1900% delle morti tra i 14 e i 55 anni negli ultimi due anni. “In Germania, hanno fatto di recente una statistica dei morti fra i mi pare 14 e i 55 anni sono aumentati negli ultimi due anni del 1900 per cento cioè 19 volte. Allora qualcosina forse c’è”, denuncia il medico.Questo aumento significativo suggerisce che vi siano questioni non dichiarate ufficialmente che necessitano di essere investigate.
Le parole del Dott. Schicchi offrono uno sguardo inquietante su un sistema che sembra privilegiare il silenzio e la conformità piuttosto che la trasparenza e la verità, sollevando seri interrogativi sulla libertà e l’etica professionale all’interno del campo medico.
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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