Il Cts il 25 marzo 2020 approva l’uso del plasma delle persone guarite, ma poi introduce restrizioni ad aprile e a maggio deve acquisire il parere dei Comitati Etici scientifici locali

Era il 3 febbraio 2020 e già si parlava di utilizzare il plasma dei pazienti guariti, ma il Cts era contrario ecco cosa scrivono:

“Diversi servizi trasfusionali (Lombardia, Veneto, Toscana) hanno segnalato la richiesta daparte di clinici di utilizzare il plasma di pazienti-donatori convalescenti da COVID-19 per il trattamento di pazienti in fase acuta. Ad oggi, un protocollo clinico (sviluppato dalla Fondazione Policlinico San Matteo di Pavia) risulta essere stato approvato dal comitato etico locale e registrato su clinicaltrial.gov.

Il Centro nazionale sangue ha prodotto, in condivisione con la DG Prevenzione del Ministero della salute, un protocollo operativo per la selezione dei pazienti- donatori (convalescenti con diagnosi virologicamente documentata di COVID-19), per la qualificazione biologica del plasma da aferesi eventualmente prodotto, nonché per le successive procedure correlate; tale protocollo è stato inviato, al momento, a tre servizi trasfusionali che hanno fatto richiesta di poter selezionare i pazienti-donatori eventualmente candidati alla donazione di plasma derogando dalle specifiche norme in materia attualmente vigenti (DM 2 novembre 2015).

Di seguito, si riporta la premessa del predetto protocollo (allegato): “Sulla base delle attuali conoscenze la terapia con plasma da convalescente è da considerarsi “empirica”, non supportata da evidenze scientifiche robuste e da solidi dati di emovigilanza sulla sua sicurezza. In considerazione, però, del possibile impiego attuale e di eventuali sviluppi futuri, quali la produzione di immunoglobuline specifiche, si precisa che la deroga (basata su una attenta e individuale valutazione clinico-anamnestica) ai vigenti criteri di selezione applicati al donatore di sangue ed emocomponenti, è concessa alle seguenti condizioni. (….)”

Si ritiene, infatti, che in un futuro a medio termine, o, comunque, quando l’epidemia attuale sarà in una fase di decremento, la raccolta di plasma da pazienti convalescenti potrà essere strategica per produrre “materia prima plasma” per il frazionamento industriale finalizzato alla produzione di immunoglobuline specifiche. A questo proposito si precisa che il plasma come “materia prima” per il frazionamento industriale è proprietà delle Regioni e che la questione è normata in modo specifico. Il Ministero della salute (DG Prevenzione), che si avvale del Centro nazionale sangue come organo tecnico, è l’autorità competente per il plasma come emocomponente ad uso clinico. L’AIFA è l’autorità competente per il plasma come materia prima da trasformare in medicinali plasmaderivati (ad esempio: immunoglobuline – dotate di AIC).

Il CTS raccomanda di lavorare in collaborazione con il Centro Nazionale Sangue per larealizzazione di un protocollo di utilizzo del plasma da convalescente per il trattamento clinico di categorie selezionate di pazienti COVID-19 (nello specifico quelli affetti concomitantemente da immunodeficienze primitive e acquisite, ivi inclusi i trattamenti con anticorpi depletanti il compartimento B cellulare)”.

Il verbale era firmato da:

Dr Agostino MIOZZO	X
Dr Fabio CICILIANO	X
Dr Alberto ZOLI	INTELECONFERENZA
Dr Giuseppe IPPOLITO	INTELECONFERENZA
Dr Claudio D’AMARIO	INTELECONFERENZA
Dr Franco LOCATELLI	INTELECONFERENZA
Dr Alberto VILLANI	X
Dr Silvio BRUSAFERRO	INTELECONFERENZA
Dr Mauro DIONISIO	INTELECONFERENZA
Dr Luca RICHELDI	INTELECONFERENZA
Dr Giuseppe RUOCCO		Assente
Dr Andrea URBANI		Assente
Dr Massimo ANTONELLI	INTELECONFERENZA
Dr Roberto BERNABEI	X
Dr Francesco MARAGLINO	INTELECONFERENZA
Dr Sergio IAVICOLI	INTELECONFERENZA
Dr Achille IACHINO		Assente

Dr Giovanni REZZA		Assente
Dr Ranieri GUERRA	X
Dr Giancarlo MariaLIUMBRUNO	INTELECONFERENZA
Dr Nicola SEBASTIANI		Assente

Il Cts torna a parlare del sangue dei guariti il 7 aprile 2020 e appaiono le prime restizioni: “protocollo autorizzativo unico, individuando i centri abilitati all’utilizzazione del plasma”, quindi non tutti gli ospedali

“Utilizzo di plasma di pazienti sieroconvertiti ad uso terapeutico

Per l’importanza di regolare l’utilizzazione di plasma di convalescente a scopo di valutazione clinica di efficacia in pazienti ricoverati e infetti da SARS-CoV-2 con patologia clinica grave o a rischio di progredire verso patologia grave, il CTS acquisisce il documento FDA-US “Expanded Access to Convalescent Plasma for the Treatment of Patients with COVID-19” (allegato).

Il CTS ritiene necessario procedere con un protocollo autorizzativo unico, individuando i centri abilitati all’utilizzazione del plasma con parere del Comitato etico locale, e richiedendo al Centro Nazionale Sangue, di voler verificare la strategia complessiva proposta con il Ministero della Salute e, per quanto di competenza, con AIFA, condividendone i risultati con il CTS in considerazione dell’importanza delle raccomandazioni terapeutiche che ne potrebbero derivare.

Ad oggi non è pervenuta ad AIFA alcuna richiesta formale per l’autorizzazione ad uso compassionevole di immunoglobuline iperimmuni anti SARS-CoV-2″.

Il verbale è firmato da:

	PRESENTE	ASSENTE
Dr Agostino MIOZZO	X
Dr Fabio CICILIANO	X
Dr Alberto ZOLI	INTELECONFERENZA
Dr Giuseppe IPPOLITO	INTELECONFERENZA
Dr Claudio D’AMARIO	INTELECONFERENZA
Dr Franco LOCATELLI	INTELECONFERENZA
Dr Alberto VILLANI	X
Dr Silvio BRUSAFERRO	INTELECONFERENZA
Dr Mauro DIONISIO	INTELECONFERENZA
Dr Luca RICHELDI	INTELECONFERENZA
Dr Giuseppe RUOCCO		X
Dr Andrea URBANI		X
Dr Massimo ANTONELLI	INTELECONFERENZA
Dr Roberto BERNABEI	X
Dr Francesco MARAGLINO	INTELECONFERENZA
Dr Sergio IAVICOLI	INTELECONFERENZA
Dr Achille IACHINO		X
Dr Giovanni REZZA		X
Dr Ranieri GUERRA	X
Dr Giancarlo MariaLIUMBRUNO
Dr Nicola SEBASTIANI		X

Il 14 aprile inserisce ulteriori restrizioni.

“Trattamenti con plasma da convalescenti o immunoglobuline iperimmuni

Nell’ambito della gestione terapeutica dei pazienti affetti da COVID-19, fra le varie opzioni esplorate, vi è anche l’uso del plasma ottenuto da soggetti convalescenti. IlCTS, al fine di valutare l’impiego di plasma ottenuto da soggetti convalescenti o d’immunoglobuline iperimmuni da esso ottenute, attraverso processi di lavorazioneindustriale, procede all1audizione del Direttore Generale di AIFA, della DottoressaAmmassari di AIFA e del Direttore Generale del Centro Nazionale Sangue che presenta gli aspetti di pertinenza regolatoria e di manifattura delle 2 opzioni sopra­ riportate (allegato). Sia il CTS, sia i Colleghi auditi, convengono sui seguenti punti:

1. I dati ad oggi disponibili, per quanto di un certo interesse, sono stati ottenuti su casistiche limitate di malati e in studi non controllati;
2. Vi è la necessità di definire approcci metodologici ben definiti rispetto al titolo anticorpale per SARS-CoV-2 da impiegare per la selezione dei donatori (i.e.soggetti convalescenti);
3. Si raccomanda fermamente che gli studi tesi a validare l’uso del plasma ottenuto dasoggetti convalescenti o d’immunoglobuline iperimmuni da esso ottenute vengano condotti con la metodologia dello studio clinico controllato con un braccio di controllo;
4. Inoltre, il CTS raccomanda che lo studio clinico controllato abbia un end-point clinico robusto e che lo studio venga applicato in una popolazione con caratteristiche cliniche ben definite;
5. IL CTS ribadisce che l’uso del plasma ottenuto da soggetti convalescenti o d’immunoglobuline iperimmuni da esso ottenute può essere considerato al di fuori di un trial clinico in quei pazienti che, in ragione di cause congenite o acquisite, non siano in grado di formare compiutamente una risposta anticorpale aSARS-CoV-2″.

Verbale firmato da: