Il consumo di energia per digitalizzare i dati sanitari sarà enorme… e servirà anche acqua per raffreddare i server

I data center aumenterenna enormemente la domanda di elettricità, anche per la digitalizzazione e il controllo richiesto sui dati sanitari e non solo

“Queste strutture, che sono parte integrante del cloud computing, svolgono un ruolo fondamentale nell’elaborazione e nell’archiviazione di enormi quantità di dati provenienti da vari servizi e piattaforme online”, spiega il Dr. Peter F. Mayer.

“Anche l’UE è uno dei promotori, perché, ad esempio, nella “Health Data Room”, le informazioni di tutti i pazienti su ogni trattamento medico, compreso lo stato delle vaccinazioni, i farmaci e le gravidanze, i rapporti di laboratorio e di dimissione, dovrebbero essere archiviate digitalmente e reso disponibile in tutta Europa. Esistono anche una serie di nuove applicazioni dell’intelligenza artificiale, come il monitoraggio delle chat private e dei social media con l’intelligenza artificiale, promosso dall’UE.

Un rapporto della Federal Reserve del 2023 evidenzia il ruolo fondamentale dei data center, spesso definiti il ​​“cervello di Internet”, nel supportare l’infrastruttura digitale che costituisce il fondamento della nostra economia moderna. Queste sale piene di server non solo supportano le applicazioni quotidiane come i social media e l’online banking, ma sono anche la spina dorsale dei principali servizi di streaming e di innumerevoli altre interazioni digitali.

Tuttavia, la rapida espansione di questo settore non è priva di sfide. Secondo un rapporto di Newmark, sebbene la costruzione e la locazione di data center siano un segmento in forte espansione del mercato immobiliare, devono affrontare ostacoli crescenti come disponibilità di terreno ed energia, problemi della catena di fornitura e crescente resistenza da parte delle comunità locali a causa della loro enorme natura e il fabbisogno idrico.

Nel 2022, i data warehouse negli Stati Uniti richiedevano 17 gigawatt di elettricità, circa il 4% della capacità installata totale del paese. Si prevede che questo numero raddoppierà entro il 2030, secondo gli esperti del settore. Eric Woodell, un veterano della gestione delle infrastrutture tecnologiche, definisce i data center “divoratori di energia”, soprattutto perché supportano sempre più applicazioni di intelligenza artificiale ad alta intensità energetica.

Il passaggio alle fonti energetiche rinnovabili complica ulteriormente questo scenario. La transizione delle reti europee dal carbone e gas all’energia eolica e solare comporta il rischio di carenze energetiche e blackout, soprattutto durante i periodi di punta della domanda. Un caso di studio di Quanta Technologies sulla rete elettrica multistato di un’azienda di servizi pubblici prevede una significativa congestione dovuta all’elevata domanda di energia dei nuovi data center.

Inoltre, il passaggio dal riscaldamento a gas naturale alle pompe di calore aumenta la domanda di elettricità. Questo cambiamento è particolarmente pronunciato nelle regioni in cui la legislazione vieta il riscaldamento a gas nei nuovi edifici, il che sottopone a maggiore pressione la rete elettrica.

L’impatto locale dei data center influisce anche sul consumo di acqua. Per evitare il surriscaldamento, queste strutture richiedono grandi quantità di acqua per il raffreddamento, il che mette a dura prova le riserve idriche locali. Il problema del consumo di acqua è così critico che i data center sono tra le prime dieci industrie che consumano acqua a livello nazionale.”

Fonte

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