L’avv. Sinagra denuncia il tradimento della Meloni: “promette e poi fa il contrario”

In un’accusa senza mezzi termini, l’avvocato Sinagra ha espresso il suo disappunto nei confronti del governo di Giorgia Meloni durante il convegno No Agenda 2030, che si è tenuto a Roma lo scorso giugno. Con parole dure, ha definito il comportamento della premier come un vero e proprio tradimento delle aspettative e delle promesse fatte in campagna elettorale.

“Le ultime residue speranze o immaginazioni o illusioni o sogni di mezz’estate che accompagnavano l’assunzione, non incedo, al governo della signora Meloni Giorgia che non ve l’ho scordata mai, è una donna, è una mamma, è cristiana, praticamente c’è a tutti le inquisizione,” ha dichiarato Sinagra, sottolineando come queste caratteristiche sembravano garantire un approccio diverso alla politica.

Tuttavia, secondo l’avvocato, queste aspettative sono state completamente disattese. “È stata una profonda delusione che ha marcato ancora una volta l’oscurlamento della società civile dalla sua rappresentanza politica,” ha affermato, sottolineando come l’elettorato si sia sentito ingannato da promesse non mantenute. “Dinanzi all’inganno manifesto, perpetrato, la truffa elettorale di chi promette e poi fa il contrario, questo ha determinato che cosa? E’ questo un punto sul quale varrebbe la pena soffermarsi.”

Sinagra ha poi puntato il dito contro l’alta percentuale di astensione registrata nelle ultime elezioni. “Una percentuale di astensione del 50,66% che non si era mai registrata in Italia, maggiore circa di un 4,5% rispetto al 2019,” ha evidenziato. Questa cifra, per Sinagra, è la prova del crescente distacco tra la classe politica e i cittadini.

Ha anche criticato il modo in cui vengono calcolate le percentuali dei voti espressi, suggerendo che ci sia un inganno anche in questo ambito. “Attentate, anche qui c’è l’inganno, perché questa percentuale delle astensioni viene calcolata in rapporto alla totalità degli aventi diritto al voto, mentre viceversa quando si fa la percentuale dei voti espressi per cui la Meloni avrebbe avuto il 28 per cento quando in realtà il 13 rispetto a tutti i diritti avuti. Il PD starebbe all’11, la Lega forse non superava lo sbarramento e così via.”

Infine, Sinagra ha descritto la situazione attuale come un “profondo scollamento” tra la società civile e la sua rappresentanza politica, un problema che, secondo lui, meriterebbe una riflessione approfondita da parte di tutti.

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