Siamo al 14 febbraio 2020 e si svolge una Pre-riunione con Alitalia ed ENAC
I dirigenti di Alitalia ed ENAC si sono presentati oggi per una riunione al Ministero della Salute per discutere del caso di un cittadino italiano che dalla Germania (Duesseldorf) voleva rientrare in Italia. Il viaggiatore, totalmente asintomatico non presentando alcun segno riferibile a possibili patologie da ascrivere al Coronavirus, era appena arrivato dalla Cina (quindi da meno di 14 giorni) ed ha chiesto, rivolgendosi al desk Lufthansa che in quell’aeroporto segue le operazioni per conto di Alitalia, di proseguire per l’Italia.
Il desk Lufthansa ha riferito al viaggiatore che secondo le “procedure Lufthansa” lo stesso non poteva proseguire il viaggio e di conseguenza Alitalia non ha autorizzato l’imbarco del passeggero.
Alitalia ha quindi, in applicazione della policy aziendale volta a proteggere il proprio personale (d. lgs. 81/08), rifiutato il passeggero italiano.
I rappresentanti di Alitalia hanno segnalato che quella adottata a Duesseldorf è una procedura già applicata in passate epidemie globali (SARS, Ebola).
Gli stessi rappresentanti di Alitalia hanno poi ammesso peraltro che esistono limiti all’efficacia dell’attuazione di queste procedure limitanti, movimenti che permettono ad esempio a determinati passeggeri di accedere ai voli in area Schengen presentando come documento identificativo la sola carta d’identità invece del passaporto che potrebbe riportare il timbro cinese con data di uscita dal paese, eludendo quindi il controllo delle date e delle aree di provenienza.
Giustificando il rifiuto di prendere a bordo il passeggero in parola, ALITALIA sostiene che la Germania non effettua le stesse verifiche all’ingresso che l’Italia effettua con termoscanner e con rilevo della temperatura con termometri a infrarossi, quindi Alitalia sente di dover tutelare i propri dipendenti (v. d. lgs. 81/08).
Il Comitato tecnico scientifico, riunito a seguito dell’incontro con i rappresentanti ALITALIA e ENAC, esprime le seguenti considerazioni:
1 Il Comitato non ritiene di intervenire in alcun modo nell’ambito di eventuali misure a protezione dei lavoratori ALITALIA, ritenendo che queste sono da attribuire alla responsabilità del datore di lavoro in collaborazione col medico competente.
2 Per quanto riguarda l’applicazione di misure restrittive per l’accesso a bordo dei passeggeri, sono state, quantomeno nel caso riferito del passeggero a Duesseldorf, adottate autonomamente in assenza di alcun indirizzo del Governo Italiano in materia, da Alitalia che pur riferisce di aver messo in atto procedure simili per epidemie del recente passato (SARS, ebola).
3 L’avallo e la generalizzazione di analoghe misure restrittive (a livello di singoli vettori) risulterebbe, al momento, non giustificato ai fini del contenimento dell’infezione e, oltretutto, discriminatorio nei confronti di misure previste per i passeggeri in arrivo con altri vettori sul territorio italiano.
Il Comitato Tecnico Scientifico ritiene quindi di poter suggerire al Ministero della Salute, alla Direzione Generale competente, un riscontro ad ALITALIA in linea con le considerazioni su espresse”.
Presenti per il Cts: Dr Agostino MIOZZO, Dr Giuseppe RUOCCO, Dr Francesco MARAGLINO, Dr Alberto ZOLI (in videoconferenza), Dr Mauro DIONISIO (in videoconferenza), Dr Silvio BRUSAFERRO (in teleconferenza), Dr Simone LANINI Assenti: Dr Giuseppe IPPOLITO, Dr Claudio D’AMARIO Presenti Giorgio Ricciardi-Tenore, Massimo Iraci, Gianluigi Logiudice, Claudio Tanilli, Filippo Dispensa di ALITALIA e Andrea Marotta di ENAC
Il 24 febbraio 2020 i casi aumentano ma i voli restano liberi
Si è preso atto dell’incremento rapido del numero totale dei contagiati in Italia e, pertanto, il Comitato conferma la necessità di continuare le misure attualmente in essere riguardanti il contenimento.
Si rileva che la qualità dei dati che giungono dalla periferia è insufficiente per definire un preciso profilo epidemiologico dell’epidemia; il CTS raccomanda pertanto l’invio di epidemiologi nelle aree con casi confermati per effettuare analisi più accurate.
1. Voli da Paesi con casi confermati
Considerata la circolazione del virus, preso atto di quanto riportato nel situation report dell’OMS pubblicato il 23.2, si ritiene che non esistano al momento presupposti per identificare nuove aree rispetto alle quali applicare limitazioni del traffico aereo anche in considerazione dell’attuale evoluzione epidemiologica a livello globale.
Dr Agostino MIOZZO, Dr Giuseppe RUOCCO, Dr Francesco MARAGLINO, Dr Silvio BRUSAFERRO, Dr Giuseppe IPPOLITO, Dr Andrea URBANI – Assenti Dr Mauro DIONISIO, Dr Claudio D’AMARIO, Dr Alberto ZOLI
26 febbraio: termoscanner per i passeggeri in partenza per i voli extra-Schengen “Il CTS, in merito, ritiene che non sia opportuno adottare tali misure”
Richiesta di ADR Fiumicino di attivare controlli aeroportuali per viaggiatori in partenza
Il Comitato analizza la richiesta proveniente da ADR Fiumicino sull’opportunità di attivare controlli della temperatura con termoscanner per i passeggeri in partenza per i voli extra-Schengen.
Il CTS, in merito, ritiene che non sia opportuno adottare tali misure.
Dr Agostino MIOZZO, Dr Giuseppe RUOCCO, Dr Silvio BRUSAFERRO, Dr Andrea URBANI, Dr Franco LOCATELLI, Dr Giuseppe IPPOLITO, Dr.ssa Tiziana COCCOLUTO – Assenti Dr Francesco MARAGLINO, Dr Mauro DIONISIO, Dr Claudio D’AMARIO, Dr Alberto ZOLI
Qui trovate i verbali dissecretati
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