Come difendersi in caso di guerra spiegato dall’avv. Fusillo

“Noi dobbiamo assistere impotenti a quello che si inventa questa gente”, spiega l’avv. Alessandro Fusillo.

“Ritengo che nel momento in cui non ci sia alcuna altra opzione, perché è capitato nella storia, magari noi non lo abbiamo vissuto, però è successo più volte nella storia italiana che una nazione venga presa in ostaggio da una banda di criminali che sono il suo governo e che la conducono addirittura a una guerra, a un conflitto armato, io credo che non ci sia niente di disonorevole nella fuga.

A un certo punto, quando è troppo, infatti abbiamo parlato tante volte di piano B, di seconde residenze, di secondi passaporti, di conti all’estero, se le cose arrivano a un livello insopportabile soprattutto di rischio, penso a quelli che hanno figli in età militare che potrebbero essere sbattuti al fronte da qualche parte a farsi ammazzare, credo che a quel punto venga il momento di andarsene.

Ognuno dovrebbe riflettere su questo perché è l’unica strategia di difesa.

Anche lì vedi la propaganda che continua a covare, viene lentamente sempre più portata avanti, in cui si insiste sul fatto che è un dovere di partecipare alla guerra perché la guerra sarebbe la difesa del proprio paese, qui non parliamo di nessuna difesa, se di guerra si parla di guerra di aggressione contro un paese terzo che non ha mai fatto nessun tipo di dichiarazione particolarmente ostile nei confronti dell’Italia, che non confina con l’Italia, quindi non c’è assolutamente nulla in termini di difesa e non c’è nemmeno nulla, sebbene la Costituzione lo dica, nel senso del dovere di farsi ridurre in schiavitù per andare a combattere, per chi poi?

Andare a combattere per la faccia della signora Meloni o di Draghi o per i 400 soggetti che siedono in Parlamento?

Di questo conto, bisogna evitare una delle manipolazioni semantiche e propagandistiche più efficaci, cioè quella di confondere il proprio paese, che è una cosa che esiste, che è un fatto di lingua, di cultura, di appartenenza a una determinata tradizione e il proprio governo.

Sono due cose completamente diverse, completamente staccate, il governo è quella banda di soggetti ora ridicoli, ora pericolosi, ora criminali alla quale noi siamo purtroppo abituati da decenni e che non ha niente a che vedere con il tuo Paese. Se questi soggetti decidono di impadronirsi della tua vita, dei tuoi soldi, della tua libertà, della tua indipendenza, può venire il momento in cui l’unica strategia effettiva è quella di andarsene”.

Fonte

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

Leggi le ultime notizie su www.presskit.it

Può interessarti anche: “Lo stato di guerra lo dichiara il Capo dello Stato, previa deliberazione delle Camere”, non si fa con un trattato. Augusto Sinagra

Seguici su Facebook https://www.facebook.com/presskit.it

Seguici su Sfero: https://sfero.me/users/presskit-quotidiano-on-line

Seguici su Telegram https://t.me/presskit

Copiate l’articolo, se volete, vi chiediamo solo di mettere un link al pezzo originale.

Altri articoli interessanti

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com