I turisti si intercettano sul web: il caso “Serenissima” di Bibione

I turisti si intercettano sul web e l’Italia deve colmare il gap dell’offerta turistica digitale rispetto ad altri Paesi, non solo europei. Se n’è accorto anche il governo, che da gennaio 2024 con i fondi del PNNR ha lanciato il Tourism Digital Hub (TDH), un ecosistema digitale dedicato al settore turistico italiano e che, dicono, «rappresenta un passo significativo verso la modernizzazione del settore turistico italiano». Che moderno dal punto di vista digitale ancora non lo è appieno.

Eppure puntare sul web funziona, come dimostra il caso del residence Serenissima di Bibione: «l’esserci riposizionati sul web ci ha permesso di intercettare un pubblico che per noi era sconosciuto, con il risultato che, in meno di sei mesi, sono aumentate del 25% le prenotazioni da parte di clienti provenienti dai paesi dell’Est Europa -racconta Serena Prataviera, proprietaria del residence, nella foto assieme a tutta la famiglia-. Più nel dettaglio, le visite al sito sono aumentate del 64% rispetto all’anno precedente e il tempo di permanenza medio sulle pagine è aumentato del 74%. E, soprattutto, abbiamo riscontrato un incremento del 90% delle richieste di informazioni dal sito web, un risultato per noi molto importante».

«Un sito internet non si improvvisa: non è solamente una questione di impostazione grafica, ma deve essere pensato e progettato con cura, in stretta collaborazione con il cliente: si parte dalle esigenze per approdare a un prodotto fruibile e immediato. È un lavoro che richiede l’intervento di diverse figure professionali, copywriter, SEO specialist, grafici, UX designer, front-end e back-end developer. L’apporto di ciascuna competenza permette di definire un sito che non è solamente una vetrina digitale, ma, oltre ad essere trovato facilmente sui motori di ricerca, deve proporre un’esperienza da vivere, facendo leva sull’unicità della proposta», spiega Simone Perenzin, COO (chief operating officer) di Spider 4 Web, agenzia di Fiume Veneto (PN) di marketing digitale che ha progettato il nuovo sito del residence Serenissima rivedendone la struttura, la grafica e i contenuti, finalizzando l’intervento sul vecchio sito del residence Serenissima con l’obiettivo di incrementare i visitatori e di trasformarli in clienti.

Il lavoro fatto da Spider 4 Web si è sviluppato in sei passaggi fondamentali. Innanzitutto, l’analisi dell’esistente. Il Serenissima è una struttura ricettiva con 31 anni alle spalle, a gestione familiare – alla guida vi è la seconda generazione – con una clientela prevalentemente italiana, tedescofona e proveniente dall’Est Europa. «È quindi una struttura con una storia, con uno specifico approccio e una specifica clientela. Partendo dall’ecosistema digitale, siamo andati a ricalibrare il posizionamento del brand, delineando target, valori e tono di voce», spiega Perenzin. «Tutto è stato sviluppato partendo da questionari ad hoc che il residence ha somministrato ai suoi clienti e a analisi di mercato per comprendere meglio le esigenze turistiche di quello specifico pubblico. Partendo da queste basi, abbiamo delineato una strategia che ha definito gli obiettivi, le tipologie di contenuti e il nuovo ecosistema digitale sul quale andare a declinare la strategia: sito, blog, newsletter, DEM, social, digital PR, ADV».

Definiti gli obiettivi e le linee guida, il lavoro si è concentrato sull’architettura del sito. «Il secondo step è stato un processo che ha previsto il lavoro sinergico di diversi reparti e figure: project manager, SEO specialist, strategist, copywriter, UI designer e UX designer. Nel definire l’alberatura del sito sono state tenute in considerazione le logiche di posizionamento SEO, il tipo di narrazione e storytelling e le logiche di navigazione così da spingere l’utente alla scoperta del Residence e dei suoi servizi, ma soprattutto al contatto».

Terzo passaggio, lo sviluppo di un’alberatura che rispondesse a logiche SEO. «Per ogni pagina del sito sono state identificate le keyword più interessanti sulle quali cercare di posizionarsi, producendo un documento di espansione semantica che è stata la base di partenza per la struttura dei contenuti».

Quarto, lo sviluppo dei contenuti: «Per questo passaggio è stato composto un wireframe che identificava i macrocontenuti di ogni pagina, quindi si è arrivati alla scrittura di testi conversion oriented ottimizzati SEO».

Quinto: la messa a terra grafica con attenzione particolare al rendere facile il passaggio tra una pagina e l’altra senza interrompere la navigazione.

Sesto: l’implementazione della piattaforma di prenotazione e pagamento, il tutto in diverse lingue. «Dopo aver impostato tutti i tracciamenti per misurarne esattamente le performance, siamo andati online», prosegue Simone Perenzin. Accanto al sito è stato definito anche l’arcipelago delle reti di comunicazione: social, blog, newsletter e DEM. «Il lavoro di guida e coordinamento anche per proporre i diversi messaggi in modo corretto».

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