Non si ferma la protesta dei trattori in Italia, oggi è previsto l’ingresso a Roma, nel presidio per l’ingresso alla capitale risuonano le note dell’inno nazionale, a significare che gli agricoltori sono lì per difendere l’Italia, oltre che i loro campi, il loro lavoro. Nel frattempo a Sanremo una delegazione si è sistemata sul lungomare, hanno portato con loro anche la mucca Ercolina. Sono sistemati al porto nelle vicinanze del teatro Ariston.
La solidarietà spontanea della gente fa da contorno a queste manifestazioni. I trattori vengono accolti con applausi e le persone portano generi di prima necessità agli agricoltori in protesta, segno di uno scollamento evidente tra quello che sta succedendo nei palazzi del potere e la persone comuni.
“C’è qualcosa che non funziona. La direzione di questo programma in agricoltura non va bene. Le proteste sono in tutta Europa. Diventa insostenibile il lavoro per noi. In Germania e Francia sono state già entrare le nuove direttive e si è visto cosa sta succedendo”, ha detto uno dei manifestanti a San Remo.
Nella Capitale solamente 10 trattori in rappresentanza della protesta verranno portati in piazza San Giovanni per sottolineare come, comunque, la protesta non sia finita.
“Tutti i manifestanti con i loro mezzi agricoli resteranno a sensibilizzare l’opinione pubblica, rimanendo ai presidi, il tutto per non incrinare ulteriormente il grande appoggio sino ad oggi avuto da tutti i cittadini italiani che, già da molti giorni, stanno sostenendo e incitando la resistenza degli agricoltori”, si legge in un nota degli agricoltori.
Gli agricoltori lanciano un appello all’Italia: “Uniamoci per lottare a per un bene comune”
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