Non ha potuto esserci di persona, sta subendo una chiamo aggressiva, ma ha voluto sostenere le richieste di non archiviazione dell’inchiesta su Magrini e Speranza. Alla manifestazione di Roma ha inviato un messaggio.
Eccolo:
“Gli altri responsabili del regime, non possono e non debbono farla franca, perché a migliaia siamo qui vittime non di noi stessi, ma delle loro manovre, della loro spregiudicatezza, della loro incompetenza, della loro disinvoltura e ci fermiamo qui. Ma non si ferma l’elenco allucinante delle loro responsabilità.
Io sarei venuto di persona a dire queste cose, ma resto inchiodato ad una chemio per curarmi un linfoma che senza ombra di dubbio è insorto dopo due dosi di un vaccino i cui effetti nessuno aveva sorvegliato e invece ci garantivano totale efficacia e innoquità, invece era un veleno che tuttavia non ha contagiato nessuno di loro.
Nella speranza che facciano esperienza di quello che ci hanno fatto, torniamo a dire che non deve esserci speranza di impunità per l’ex ministro Roberto Speranza e i suoi degni collaboratori”.
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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