Come si è arrivati alla denuncia di Speranza e Magrini in discussione in queste ore a Roma, spiegato da Marianna Cané

Quello che a me ha fatto più specie nel momento in cui leggevo quei documenti, devo dire la verità, erano le date. Cioè date che parlavano di discussioni interne all’AIFA, all’Agenzia del Farmaco già nelle prime settimane della campagna vaccinale, dove è una frase che sembra un po’ retorica, però effettivamente quante cose si sarebbero potute evitare se già nelle prime settimane della campagna vaccinale ci fosse stata un po’ di onestà intellettuale e fossero state comunicate quelle informazioni che invece sono state celate“, spiega Marianna Cané, la giornalista di Fuori dal Coro, che ha dato il via all’inchiesta che ha portato alla denuncia di Speranza e Margini, in una recente intervista all’associazione Arbitrium

“Nel leggere quei documenti, nel mio piccolo, nella mia solitudine, un po’ veramente accusavo il colpo, nel senso che quando li ho lette da sola ho detto ma veramente mi si sta delineando questo quadro orribile e distopico così. Cioè veramente nel momento in cui si gridava alla vaccinazione dei pazienti fragili, vaccinati fragili, vaccinati fragili, morivano degli anziani in Norvegia all’interno dell’agenzia si diceva, beh, attenzione, i pazienti fragili rientrano tra le popolazioni non studiate, scritto in rosso, in stampatello e con i puntini esclamativi, cioè una scrittura da scuola elementare, proprio per sottolineare la gravità, una cosa così grave, una cosa così grave.

Coloro che davano le indicazioni alla vaccinazione scrivevano in rosso, in stampatello e con i puntini esclamativi attenzione i pazienti fragili rientrano tra le popolazioni non studiate ed era il 15 gennaio 2021, cioè due settimane dall’inizio della campagna vaccinale, mi vengono i brividi.

E tutto questo perché? Per far andare avanti il vaccino. E così come il presupposto del Green Pass.

Ci sono tantissimi documenti che riguardano la mancanza di efficacia. Chi all’inizio dice vabbè mancanza di efficacia perché c’è solo la prima dose, il ciclo vaccinale completo, quello che all’epoca veniva definito ciclo vaccinale completo era dopo le due dosi. No, dopo le due dosi continuano, anzi ci sono ancora di più segnalazioni di medici, infermieri, perché all’epoca era di più il personale sanitario quello che si vaccinava, ci sono segnalazioni di medici, infermieri che dopo i canonici giorni, dopo quindi le due settimane dalla seconda dose, si infettano, si infettano e possono infettare e questo subito all’inizio, siamo a febbraio del 2021, quando incominciano le seconde dosi, ma cosa sta succedendo?

Voi state dicendo che ci si vaccina per proteggere i nonni? Io se mi vaccino posso andare a trovare il mio anziano in casa? E però si stanno infettando, si infettano comunque, si infettano comunque e vanno anche in ospedale e vengono anche ricoverati. Perché in quelle carte c’è scritto anche questo, vengono riportati casi di persone che si sono ammalate dopo la seconda dose di vaccino e sono finite in ospedale, ma tutto questo non doveva essere segnalato, tutto questo non bisognava vederlo, così come non bisognava vedere gli effetti avversi, cioè secondo me la cancellazione da parte di un report che per legge deve essere pubblicato, cioè l’AIFA ha un obbligo di trasparenza, un obbligo di legge e doveva pubblicare il report sulle reazioni avverse, ma siccome il dato della reazione avversa di AstraZeneca è eccessivamente elevato, giustamente per non far creare allarmismo viene cancellato.

Io nelle mie carte vedevo le bozze dei report, anzi veniva sottolineato quel dato eccessivamente alto, poi a un certo punto si decide di toglierlo e viene tolto e la prova è sotto gli occhi di tutti. Perché quel dato in quel report che chiunque può scaricare dal sito dell’AIFA non c’è, non c’è, ma io lo ho e ve lo posso mostrare, ve l’ho mostrato e l’ho mostrato durante la trasmissione di Fuori dal Coro, sulle pagine della verità.

Quel dato esiste, ma quel dato è stato cancellato e questo ha un profilo di responsabilità giuridica che non può essere ignorato, perché è un dato di fatto inconfutabile.

Nessuno può confutare quel dato lì come tanti altri dati, come aver voluto ignorare e non considerare un segnale che la Anna Rosa Marra, l’attuale direttore generale dell’Agenzia del Farmaco, all’epoca direttrice dell’assistenza post marketing, quindi proprio era responsabile di tutto quello che riguardava i report, anche del report delle segnalazioni degli effetti avversi, lei dice in conferenza stampa che i segnali sono dei campanelli d’allarme che non devono essere ignorati.

Nel momento in cui stilano un report, scrivono c’è un segnale di allarme per parestesie e paralisi facciali, parestesie che sono quei bruciori, quelle formicolie che hanno colpito tantissimi, tantissimi vaccinati, e siccome emerge un segnale, allora la conclusione è ho ignorato il problema e quindi non ho creato un apposito focus su questo perché sennò emerge dall’analisi dei dati che c’è un segnale, un campanello d’allarme, che c’è un problema per questi effetti avversi.

Mentre leggevo questi documenti dicevo ma qua cosa emerge? La tutela della salute pubblica o la tutela di qualcos’altro. E scavando, scavando si trova la famosa mail, quella che farà brevedire tutti quanti, la risposta di Nicola Magrini, ex direttore generale dell’AIFA, che dopo una serie, perché io poi ho sintetizzato, ma in realtà i documenti sono tanti, cioè si arriva a delle conclusioni dopo tante discussioni, cioè tante, tante, tanti documenti. Lì cosa era successo? Era scoppiato il caso AstraZeneca, il caso AstraZeneca dove anche a livello internazionale, quindi anche l’EMA, discuteva su 50 anni, non 50 anni, 60 anni, disturbi cardiovascolari. Quindi giustamente l’agenzia del farmaco si comporta bene, dice facciamo un’indagine interna, coinvolgiamo scienziati, coinvolgiamo specialisti, cerchiamo di capire se effettivamente c’è un problema su questo vaccino AstraZeneca e poi però il risultato lo hanno, cioè danno, delegano all’esterno, quindi a specialisti, di andare ad analizzare i dati e sui dati, quelli veri, quelli reali che loro hanno e che anzi poi hanno tolto, c’è un eccesso di mortalità cardiovascolare per il vaccino AstraZeneca, c’è un eccesso di mortalità cardiovascolare e quindi nel momento in cui arriva la risposta dagli specialisti che loro hanno interpellato per fare il loro dovere, cioè quello di tutelare la salute delle persone, in quel momento lì arriva Nicola Magrini e dice mi pare un po’ tutto troppa enfasi su eventi non correlati, così decide Dan Blek che sono eventi non correlati e poi continua dicendo così si uccide questo vaccino.

Perché la tutela delle persone alcune volte, forse, secondo l’AIFA, valeva meno che tutelare il vaccino e gli interessi economici. Ma perché? Perché ci sono delle pressioni, ho trovato dei documenti in cui AstraZeneca mandava delle delle comunicazioni confidenziali in cui esortava a continuare a inoculare il vaccino perché il vaccino era sicuro. Secondo la casa farmaceutica che ha prodotto il vaccino, il vaccino è sicuro e quindi bisogna continuare ad inocularlo e giustamente un’agenzia nazionale ci crede e dice che se ce lo dici tu, non i nostri esperti che noi abbiamo nominato esterni, che hanno trovato un eccesso di mortalità cardiovascolare, noi quelli non li consideriamo.

Consideriamo la tua mail a AstraZeneca che ci garantisce che il vaccino è sicuro e quindi continuiamo a vaccinare. Così si è andata avanti.

E poi l’ultimo, con la cosa peggiore veramente che i bambini, i neonati, cioè i neonati, stiamo parlando di bambini quindi neonati che hanno subito gli effetti avversi a causa del latte materno di donne vaccinate. E’ veramente orribile questa cosa qui. Loro sin dall’inizio, quindi sin dal secondo report, perché ovviamente a gennaio non c’erano, da febbraio hanno incominciato a selezionare, a vedere effetti avversi, che c’erano reazioni, effetti avversi nei bambini, nei neonati allettati al seno da mamme vaccinate. E quindi nel secondo report ci sono tutte segnalazioni, dopodiché dicono e basta, cioè adesso diventa un problema, no? Diventa evidente che c’è un problema, quindi spariscono, quelle segnalazioni spariscono. Ma la malafede lo sapete da dove si tanto che dal sesto report in poi sono stati tolti, ma dal report annuale. Il report annuale è un report di sintesi in cui vengono sintetizzati tutti i casi che sono riportati nei report precedenti. Eppure, le segnalazioni di neonati allattati al seno da mamme vaccinate vengono cancellate e nel report annuale non esistono. Non esistono, anzi, a riprova della malafede, nella sezione gravidanza e allattamento, e questa è una cosa che può andare a vedere chiunque perché i report sono pubblici, nella sezione gravidanza e allattamento non vengono riportate le segnalazioni italiane, di mamme italiane, di bambini italiani, no, viene riportato uno studio internazionale in cui si dice che così, teoricamente, siccome i sitopi non hanno avuto effetto il vaccino può essere somministrato in gravidanza e non ci sono quindi danni presumibili sui neonati. E ma noi ce l’avevamo in Italia le sinalazioni che fino hanno fatto? Sono state cancellate come giustamente provato, ecco questo è il concetto”.

Qui trovate l’intervista integrale: https://www.youtube.com/watch?v=n1kZYwNF8jY

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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