Spreco di soldi per vaccini non usati: in Romania si indaga sull’ex primo ministro, a cui il senato ha revocato l’immunità

La procura rumena sta indagando sull’ex primo ministro del paese Florin Cîțu e sugli ex ministri della Sanità Vlad Voiculescu e Ioana Mihăilă per aver speso 1 miliardo di dollari in vaccinazioni anti-Covid della Pfizer che non sono mai state usate, si tratta di 1,1 miliardi di dollari per 53 milioni di vaccinazioni Covid mRNA della Pfizer che la Romania non ha mai utilizzato.

Sono accusati di abuso d’ufficio, con conseguenze particolarmente gravi, essendo la forma di partecipazione criminale “autorità e, rispettivamente, complicità”, con un danno di oltre un miliardo di euro.

Il Senato ha votato 90-2 per revocare l’immunità e consentire alle indagini di andare avanti, hanno riferito i notiziari rumeni.

I nomi dei tre ex funzionari rumeni non sono stati resi pubblici dalla procura anti-corruzione, ma fonti giudiziarie hanno rivelato la loro identità a Europa Libera.

“La Procura indaga sulle modalità con cui, tra gennaio e maggio 2021, “persone del governo della Romania”, in violazione delle disposizioni di legge e in assenza di documenti/analisi attestanti la necessità dell’acquisto, avrebbero contratto un numero molto maggiore di dosi di vaccino (Pfizer e Moderna), dato che il numero di persone idonee alla vaccinazione comunicato dallo Stato rumeno alla Commissione europea era di 10,7 milioni”, riferisce Alex Berenson.

“I pubblici ministeri affermano che sebbene le dosi di vaccino contrattualizzate prima del 1 gennaio 2021 (37.588.366 dosi) sarebbero state sufficienti per vaccinare più di 23 milioni di persone, i tre funzionari rumeni avrebbero negoziato e ordinato il pagamento per l’acquisto aggiuntivo di 52.805.690 dosi di vaccino, per un totale di oltre un miliardo di euro (1.005.498.687 euro), a cui va aggiunta l’IVA.

Il problema dell’eccesso di offerta è peggiore nei paesi più poveri dell’Europa orientale, dove la domanda di farmaci è inferiore e il bilancio è più difficile da tollerare.

L’importo costituisce anche il danno allo Stato, dicono gli inquirenti.

La settimana scorsa, la Pfizer ha citato in giudizio il governo polacco per costringerlo a pagare circa 1,5 miliardi di dollari per 60 milioni di iniezioni che i polacchi non vogliono. In Romania, che è ancora più piccola e povera e ha un forte sentimento anti-vaccini, la rabbia è ancora più profonda”.

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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Per non dimenticare: Conflitto di interessi: è il direttore generale dell’Aifa a decidere sull’acquisto dei vaccini ad aprile 2022

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