Nobel agli scienziati che hanno sviluppato la tecnologia dell’mRNA: un “omaggio ai big pharma”, uno “schiaffo a chi lavorai in scienza e coscienza”

Un premio non esente da polemiche quello per la Fisiologia e la Medicina di quest’anno andato a Katalin Karikó e al Dr. Drew Weissman per il loro lavoro sull’RNA messaggero (mRNA). Ricordiamo che i vaccini a mNRA sono stati inventati dal Dott. Robert Malone, che ha scritto su X: ““Kariko e Weissman ottengono il Nobel, non per aver inventato i vaccini a mRNA (perché l’ho fatto io) ma per aver aggiunto la pseudouridina che ha consentito la produzione di un numero illimitato di tossine in quella che avrebbe potuto essere una piattaforma vaccinale sicura ed efficace, se sviluppata in modo sicuro. .” La collaborazione dei due vincitori del Nobel ha trasformato lo sviluppo del vaccino, ma ha anche aperto possibilità per altri nuovi trattamenti per varie malattie.

Karikó, una biochimica di origine ungherese, ha trascorso una parte significativa della sua carriera presso BioNTech, l’azienda farmaceutica tedesca che ha collaborato con Pfizer per creare il primo vaccino COVID-19. “La sua principale scoperta è stata la modifica del mRNA sintetico inserendo pseudouridina al posto di uridina, in modo da renderlo più stabile e meno infiammatorio”, spiega il dott. Paolo Bellavite.

Weissman è un medico-scienziato, ricopre una posizione prestigiosa come professore di ricerca sui vaccini presso la Perelman School of Medicine dell’Università della Pennsylvania.

Nell’assegnazione del premio “non emerge il problema principale di tutta la ricerca dei cosiddetti vaccini anti-covid. Il vero problema non è quello descritto dalla Karikó (la stabilità del mRNA), bensì l’INFORMAZIONE che tale mRNA porta (la proteina Spike attiva) e la BIODISTRIBUZIONE delle nanoparticelle”, continua Bellavite. “In altre parole, la scoperta della Karikó e del suo maestro Weissman sarebbe stata forse da Nobel se fosse servita (come era nelle intenzioni iniziali) per trovare una CURA per il cancro (non un vaccino, una cura!)“.

Malone ha criticato l’integrità del processo di aggiudicazione, suggerendo un’indebita influenza da parte dei giganti farmaceutici. “Pfizer porta avanti una campagna in questo senso dal 2020: all’inizio affermavano addirittura (come ha fatto Kariko) di aver inventato la tecnologia della piattaforma per il vaccino mRNA. Pfizer dona ingenti donazioni al Karolinska Institute, che assegna il Nobel. La scienza è stata nuovamente presa in ostaggio dalle grandi aziende farmaceutiche”.

Il Premio Nobel agli scienziati è “solo propaganda politica” e un “schiaffo in faccia ai medici che lavorano in scienza e coscienza”. E’ stata questa la reazione, raccolta dall’Adnkronos, di Barbara Balanzoni.

Le opinioni espresse in questo articolo sono degli autori.

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