IT-alert tende ad instaurare dinamiche di branco sull’emergenza, la privacy garantita dalla tecnogia

IT alert è bastato su una tecnologia, cell-broadcasting, che non sa a chi sta a mandando il messaggio, coinvolge le celle di un determinato territorio. Non sa e non tiene memoria a quale persone viene inviato. Il sistema è unidirezionale (dall’operatore telefonico al dispositivo) e non consente di ricevere alcun tipo di dato di ritorno o feedback dai cellulari raggiunti. Ciò significa che nessun dato personale di chi riceve il messaggio viene trattato in alcun modo dal Dipartimento della Protezione Civile e dall’operatore telefonico di riferimento.

E’ una tecnologia utile, viene utilizzata in caso di allerta tsunami, il problema non è l’allerta reale, ma come verrà utilizzato. I telefoni squillano tutti nello stesso momento, così si crea allarme. Il suono è penetrante. Non è possibile usare il telefono se non si interagisce con la notifica dell’IT alert. Serve ad implementare delle politiche di branco tra le persone. Non si sa cosa potrebbe succedere se venisse utilizzato in maniera continuativa.

Si può disabilitare la funzione, ma non per quelle di una certa rilevanza, che non si capisce da chi verranno decise. Questa tecnologia può essere letta come la strategia di governo del terrore che continua, dal Covid, all’ambiente in avanti.

Come funziona tecnicamente

Ogni dispositivo mobile connesso alle celle delle reti degli operatori di telefonia mobile, se acceso, può ricevere un messaggio “IT-alert”. Grazie alla tecnologia cell-broadcast i messaggi IT-alert possono essere inviati all’interno di un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, capaci di delimitare un’area il più possibile corrispondente a quella interessata dall’emergenza.

Il cell-broadcast funziona anche in casi di campo limitato o in casi di saturazione della banda telefonica.

I dispositivi non ricevono i messaggi IT-alert se sono spenti o se privi di campo e potrebbero non suonare se con suoneria silenziata.

Il Garante per la Protezioni dei Dati Personali ha espresso parere positivo sul sistema stesso. Il provvedimento è disponibile al seguente link:  https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9207188

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