Vacanza, ma quanto mi costi?

L’estate 2023 sarà ricordata come l’estate dei rincari, ma anche come l’estate delle speculazioni. I dati relativi all’andamento dei prezzi nel mese di luglio (villaggi vacanze, campeggi e ostelli + 16,4% su giugno 2023 voli nazionali +8,9%, pacchetti vacanza nazionali + 6,3% e per il trasporto marittimo +6,1%) confermano la spirale infinita di aumenti dei prezzi che hanno caratterizzato questa, salatissima, stagione estiva. Una fase che sembra non finire.
Una raffica di aumenti
1.    Per quanto riguarda la benzina, nonostante l’esordio dell’obbligo per i distributori di esporre il prezzo medio, sono stati toccati i massimi da luglio 2022 – con punte di 2,5 euro in autostrada. Benzina e gasolio costano oggi circa il 14% in più, con un aggravio di spesa di oltre 11 euro a pieno, rispetto allo stesso periodo del 2021. Una stangata complessiva da 800 milioni di euro rispetto a due anni fa.
2.    Gli italiani che hanno volato nei primi sei mesi di quest’anno hanno speso in media oltre il 50% più dello stesso periodo del 2022. Alcune tratte nazionali, nei periodi di maggiore richiesta, possono costare come un volo per gli Stati Uniti: i rincari hanno toccato punte del 70% sulla Roma-Catania Fontanarossa. Tutto ciò nonostante i costi dell’energia siano crollati negli ultimi mesi, e i prezzi dei carburanti per il trasposto aereo abbiano registrato un calo superiore al 20%. Un andamento anomalo delle tariffe su cui già indaga l’Antitrust, a seguito di esposto Codacons.
3.    Per quanto riguarda gli alberghi, i rincari sono a due cifre: secondo i dati Mabrian Technologies, per una notte – camera doppia, nei giorni feriali e con colazione esclusa – in un hotel 3 stelle in Italia la spesa media nel periodo 1° giugno-31 agosto di quest’anno è di 122 euro: +19,6% sullo stesso trimestre del 2019. Cifre che arrivano a 174 euro in un 4 stelle (+11,5%) e a 431 euro in un 5 stelle (+18,4%).
4.    Sul fronte degli alimentari i prezzi continuano a rimanere elevatissimi: a giugno, secondo i dati pubblicati Istat, l’aumento annuo è stato del +11%, pari ad una stangata da +846 euro per un nucleo con due figli. Analizzando l’andamento dei listini dei prodotti alimentari nelle varie città italiane si scopre che in ben 14 province i prezzi di cibi e bevande registrano un tasso di inflazione superiore al 12%.
5.    Impossibile dimenticare infine gli aumenti relativi ai mutui: la politica monetaria della Bce ha spinto in alto le rate dei mutui variabili. Se si considerano tutti gli incrementi imposti dalla Banca Centrale Europea a partire dallo scorso anno, la rata mensile di un mutuo a tasso variabile sale complessivamente tra i 240 e i 320 euro rispetto a quanto pagato nel 2021, con ripercussioni sulle famiglie comprese tra i +2.880 e + 3.840 euro all’anno. Ed è molto probabile che i tassi (e quindi le rate) possano salire ancora.
E’ il mercato a fare i prezzi, se i turisti mancano i prezzi scendono, altrimenti si fallisce
La prova secondo il Codacons è fin quello che sta accadendo in Sardegna, dove appena sono diminuiti i turisti sono improvvisamente crollati i prezzi di traghetti, alberghi e aerei e improvvisamente sono comparse occasioni last minute. Un esempio lampante: turisti in fuga per non farsi spennare e prezzi finalmente giù.

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