La piccola regola empirica per diagnosticare la truffa della centralizzazione di Nick Hudson

“Facciamo bene a fare un passo indietro rispetto allo stretto confine delle pandemie per esaminare il contesto più ampio dei nostri tempi. La preparazione alla pandemia è lungi dall’essere l’unica agenda che spinge verso la centralizzazione”, ha spiegato in una recente conferenza stampa Nick Hudson, presidente di Pandata.org.

Ho una piccola regola empirica per diagnosticare la truffa della centralizzazione. Se riusciamo a rilevare:

  • uno, una crisi globale propagandata,
  • due, ammettendo solo soluzioni globali e
  • tre, con voci di dissenso brutalmente messe a tacere,

allora sappiamo con assoluta certezza che abbiamo a che fare con una truffa.

E chiunque abbia guardato gli eventi degli ultimi anni con anche un minimo di attenzione, sarà consapevole che più agende spuntano queste tre caselle in questo momento, non solo l’agenda COVID. Gli architetti di tali traiettorie globaliste, tutti i Kissinger, i Rockefeller, gli Schwab, i Carney, gli Strong, i Carsten, gli Unger, sono presentati come grandi intelletti, ma non sono niente del genere.

Sappiamo sia in teoria che in pratica che la centralizzazione non provoca altro che infelicità perché distrugge i meccanismi di correzione degli errori, portando a raddoppiare le politiche imperfette. E non può fare altrimenti, soprattutto non nell’istituto altamente centralizzato che sono stati catturati da queste persone arroganti. La storia è piena di esempi di tiranni innamorati delle loro visioni centralizzanti, che credono ogni volta di possedere una prospettiva o una risorsa che mancava ai loro predecessori.

Oggi è la falsa convinzione che l’accesso a più dati e computer più grandi significherà che questa volta è diverso. Ma non è diverso. Le persone commettono ancora errori e quando coloro che accumulano grande potere e controllo lo fanno, i risultati sono disastrosi. Gli africani hanno scoperto nel modo più duro quanto fanno male gli errori centralizzati e daranno vita a una lotta contro questa reiterazione del colonialismo. Ma i cittadini di tutte le nazioni devono impegnarsi a combattere questa tendenza all’accentramento a tutti i livelli e in tutti i luoghi.

È in gioco la totalità del nostro benessere e delle nostre libertà.

Panda – Un gruppo di professionisti multidisciplinari, che hanno percepito le reazioni alla pandemia globale come eccessive e dannose al punto da provocare uno strappo significativo nel tessuto della società, ha fondato nell’aprile 2020 PANDA (Pandemics Data & Analytics). organizzazione, PANDA cerca di sviluppare spiegazioni basate sulla scienza e testarle rispetto a dati internazionali. Da questi possono essere sviluppate raccomandazioni politiche per i governi e altre istituzioni. PANDA è sinonimo di scienza aperta e dibattito razionale, per sostituire la scienza imperfetta con una buona scienza e per recuperare la libertà e la prosperità dalle grinfie di una “nuova normalità” distopica. (https://pandata.org/)

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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