Primo agosto: è tradizione bere un bicchiere di vino bianco per scacciare febbre e malanni

Da Treviso arriva una tradizione particolare, nata dalla storia del luogo: bere un bicchiere di vino bianco scaccia febbri e malori. Così  successe in città alla regina d’Ungheria, che guarì da una brutta febbre dopo aver bevuto un bicchiere di vino bianco datale dalle suore.

La ricetta consigliata è due dita di vino bianco la mattina dell’1 agosto per proteggersi dai morsi dei serpenti e dalla febbre estiva.

La tradizione

Si narra che la regina d’Ungheria lungo il viaggio da Venezia a Padova. La regina, però, arrivata a Mogliano si sente male ed è colta da un assalto febbrile. Si ammala, così,  di febbre malarica quando attraversò le campagne alle porte di Treviso, all’epoca paludi e terre non ancora bonificate.

La cittadina trevigiana, a quei tempi, era immersa in una costellazione di paludi, acque stagnanti e, quindi, di nuvole di zanzare. Che portavano con sé la malaria con le temibili e spossanti febbri.

La regina viene ospitata in un convento di suore. Allora conventi se ne trovavano senza difficoltà e servivano anche come ostelli. Tanto più se l’ospite era di riguardo come in questa occasione.

Nonostante le cure di alcune monache, la febbre continuò a salire facendo temere per la vita della regina malata.

Siamo alla fine di luglio e nei campi le viti primaticce già biondeggiano di bei grappoli di uva di S. Anna. I coloni del monastero hanno già pigiato le prime uve e nel tino fermenta il dolce mosto ambrato.

La mattina dell’1 agosto di una data incerta, quando ormai ogni speranza era ormai perduta, la badessa del convento decise di rischiare il tutto per tutto e scendendo in cantina spilla una caraffa di mosto di vino bianco fermentato di uva Sant’Anna che fece bere fino all’ultima goccia alla Regina ormai in punto di morte.

Poi aspettano sperando nel miracolo. Che si avvera. Perché il mattino seguente, che è il primo di agosto, la nobildonna si alza dal letto briosa e vivace. Guarita, senza più alcuna accenno di febbre. E può riprendere il cammino per Padova.

Che sia il vino o solo il fato, la febbre sparì.

Da questa leggenda nacque nel trevigiano la tradizione di bere un calice di vino bianco il primo giorno di agosto per scacciare le febbri e i malanni.

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