“Ma cosa fanno i libri illustrati come questo ai nostri figli?”, si chiede Gabi Wimmer “Quale effetto o di noi stessi quando eravamo bambini, come certe illustrazioni, contenuti bruciano davvero in noi. E secondo me, i genitori, che spesso non guardano bene i libri che comprano, sottovalutano enormemente quanta spazzatura ci sia effettivamente tra i libri illustrati, o quali intenzioni abbiano questi libri illustrati. E ovviamente gli operatori di questa agenda LGBTQ usano questo effetto.
“Ed eccoci con questo argomento, che è incredibilmente ramificato e va in così tante aree. Questo argomento, la vergogna infantile, spinge sempre più indietro il limite della vergogna infantile, confondendo i bambini in un certo senso, smussandolo. È giusto per te?”, spiega in una recente intervista a Auf1 Manfred Baumgartner. “I nostri figli hanno effettivamente un sentimento naturale per la mascolinità, la femminilità, l’uomo, la donna, così come hanno un naturale limite di vergogna. …Questo è disgustoso e… O anche se mamma e papà si baciano, guai, ora vado nella stanza, non ti serve tutto questo. Quindi questa è questa vergogna naturale che hanno ancora.”.
“Ricordo ancora, da bambina, i libri illustrati che abbiamo lì, quindi puoi già sentirlo nelle fiabe, quando arriva la strega cattiva o qualcosa del genere. Beh, è stato spaventoso e ha plasmato anche noi. E da adulti abbiamo pensato, cosa ci stavano leggendo i nostri genitori? Quindi cosa abbiamo dovuto sopportare?
E se guardi i libri che sono ora disponibili, dove i bambini dovrebbero imparare tutto sulla sessualità. Quindi davvero tutto. Dicendo che da adulto non riesco nemmeno a cavarmela con tutto. Quindi, onestamente, ho davvero guardato questo libro e ho pensato, esiste? Vero? Quindi è così che gli adulti fanno sesso e ora vogliono mostrare ai nostri figli cosa fare e cosa fare. Per me è tutto su questi piccolissimi, è davvero adatto per i più piccoli e per i bambini delle scuole elementari? No, perché tu stesso non hai ancora l’identità. Da adulti, possiamo semplicemente differenziare e dire, ok, questo sente la percezione, ci fa sentire bene o non si adatta. E da ragazzino sei solo, il filtro è completamente aperto e assorbi tutto come una spugna.
Da un lato, questa è la cosa meravigliosa dei bambini, ma dall’altro puoi usarla per manipolarli. Viviamo di storie. Quindi ora se abbiamo Elena di Troia o qualsiasi altra cosa, la nostra storia, tutto ciò che abbiamo è che le storie sono la cosa più importante. E naturalmente oggi posso indirizzare i bambini in determinate direzioni.
Oppure, dico sempre, è come quando vai a fare la spesa. Se hai 10 cose lì adesso, va bene. Se ora hai 2000 possibilità, questo è un sovraccarico sensoriale. È lo stesso per il bambino. Se posso essere 76 variazioni contemporaneamente, di maschio, femmina, neutro… sarà difficile. cosa sono oggi Cosa voglio essere domani? Che cos’è dopodomani? E penso che l’identità mi si addica, e quello sarebbe di nuovo compito dei genitori, stabilire questa struttura e quindi lasciare che il bambino sperimenti dove appartiene”
“Stiamo parlando di sessualizzazione precoce, nel qual caso questi libri rientrano naturalmente completamente in questo argomento e vogliono fare la differenza”, conclude Manfred Baumgartner.
“Penso che la linea di fondo sia che non possiamo lasciare che questo libro ci sfugga di mano. Dobbiamo decidere da soli, continuare a farlo, quando è il momento giusto per i nostri figli, per cosa, qualunque cosa. E i bambini ci mostrano la strada”, conclude Gabi Wimmer.
Le opinioni espresse in questo articolo sono degli autori.
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