Le Nazioni Unite approvano lo scarico dell’acqua radioattiva di Fukushima nell’Oceano

Le Nazioni Unite hanno dato al Giappone il via libera per scaricare le sue riserve di acqua radioattiva trattata dal disastro nucleare di Fukushima Daiichi del 2011 nell’Oceano Pacifico.
Come riporta Reuters, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica delle Nazioni Unite ha concluso il suo studio biennale sull’acqua di raffreddamento di Fukushima – che è sufficiente per riempire 500 piscine olimpioniche – e ha scoperto che, se rilasciata lentamente nell’oceano, avrebbe un “trascurabile impatto radiologico sulle persone e sull’ambiente.”
La controversa decisione ha attirato molti controlli negli ultimi due anni e gli esperti stanno ancora discutendo i rischi connessi. Gruppi di attivisti ambientali come Greenpeace hanno avvertito che la società proprietaria della centrale nucleare non è andata abbastanza lontano nella rimozione dei materiali radioattivi rimasti nell’acqua.
Il Giappone, tuttavia, afferma di aver fatto i compiti e di aver cercato di placare qualsiasi preoccupazione.
Rischi di diluizione
In una conferenza stampa in Cina il mese scorso, i funzionari giapponesi hanno affermato che l’acqua è stata filtrata nel corso degli anni per rimuovere la maggior parte degli elementi radioattivi ad eccezione dell’isotopo di idrogeno trizio, che, come osserva il rapporto, è difficile da separare dall’acqua.
L’acqua continuerà ad essere diluita, hanno promesso quei funzionari, fino a quando i livelli di trizio non saranno inferiori ai livelli approvati a livello internazionale. Inoltre, non verrebbe rilasciato tutto in una volta, ma verrebbe invece rilasciato lentamente in un periodo compreso tra 30 e 40 anni.
Oppositori
Nonostante queste assicurazioni, tuttavia, i detrattori sono comunque preoccupati per la controversa decisione.
Primo tra questi critici c’è Pechino, che ha accusato il Giappone di “concetti completamente confusi e fuorviante l’opinione pubblica” e l’ONU di aver pubblicato frettolosamente il suo rapporto.
“Se la parte giapponese è intenzionata ad andare per la propria strada”, ha detto il ministero degli Esteri cinese in una dichiarazione alla stampa, citata da Reuters, “deve sopportarne tutte le conseguenze”.
Anche altri gruppi e paesi sono preoccupati per il rilascio dell’acqua e, come osserva Reuters, i consumatori della Corea del Sud hanno già iniziato ad accumulare sale marino e altri prodotti oceanici.
Indipendentemente dal via libera delle Nazioni Unite, il Giappone avrà l’ultima parola nella decisione, l’esito conclusivo di un disastro avvenuto ben più di un decennio fa.
Altro sull’acqua: il gruppo ambientalista presenta “accuse penali” contro Tesla, accusandolo di “inquinamento idrico”

Tratto da: https://futurism.com/the-byte/japan-un-dump-radioactive-fukushima-water

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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