La domanda è lecita. Dove è finita la giustizia, quella vera, quella che difende le brave persone. Non si è voltato dall’altra parte e ora deve fare 9 anni e sei mesi di prigione, condannato dalla Cassazione per omicidio volontario nel silenzio assordante delle istituzioni. Massimo Zen, guardia giurata di Cittadella in provincia di Padova, ha sì sparato, ma per legittima difesa, è stato il rapinatore sopravvissuto a testimoniare che “potevano tirarlo giù come un birillo”. Mario Giordano, Nicola Porro, Massimo Cruciani, ma anche tanti altri si sono schierati dalla sua parte, nel nostro piccolo ci siamo anche noi e abbiamo più di una domanda: a chi giova che vengano tutelati più i criminali che le persone per bene? Dove sono i politici che subito dopo il fatto gli hanno tributato solidarietà? A chi serve il reato di eccesso di legittima difesa? Come siamo arrivati a questo punto?
Il suo non è il primo e purtroppo temiamo non sia l’ultimo caso. A chi giova che i poliziotti, i vigili, vengano indagati, si debbano pagare di tasca propria gli avvocati per difendersi, e poi magari vengano anche condannati per avere fatto il proprio lavoro?
La guardia giurata Massimo Zen uccise nel 2017 il giostraio Manuel Major, 36enne, che stava fuggendo in auto dopo aver realizzato una serie di colpi ai bancomat. L’omicidio avvenne a Barcon di Vedelago, in provincia di Treviso. Oggi dopo l’odissea giudiziaria, le traversie economiche, è sopravvissuto in questi anni grazie all’assegno di disoccupazione, non lo farebbe più, probabilmente si girerebbe dall’altra parte.
A chi giova creare questo clima di illegalità e sfiducia?
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