E’ successo in diverse parti d’Europa, non solo in Italia, durante l’estate 2020. Scriviamo queste poche righe per non dimenticare.
Per esempio nel 2020 in Spagna le autorità di Zahara de los Atunes, una località vicino a Cadine, hanno utilizzato la candeggina per disinfettare dal coronavirus la spiaggia ma i danni causati all’ecosistema locale sono inestimabili, anche se poi si sono scusare per aver spruzzato candeggina su oltre 2 km di spiaggia nel tentativo di proteggere i bambini dal coronavirus.
Anche in Italia si sono fatte delle santificazioni alle spiagge e imposto regole, che finalmente si possono definire folli ai turisti.
Per non dimenticare ecco le regole italiane.
In spiaggia occorre rispettare la distanza di sicurezza. Questo significa evitare totalmente di frequentare i luoghi più affollati, come le spiagge libere, in particolar modo durante i weekend. I posti andavano prenotati, c’era l’obbligo di mascherina, ma non se si faceva il bagno o si era seduti nel proprio lettino o sotto il proprio ombrellone, cosa che soprattutto nei giorni più gettonati ha causato una grave carenza di posti, distanziamento e posti assegnati hanno creato penuria di posti.
La mascherina all’invio dell’estate era obbligatoria anche in spiaggia se non si rispettava il distanziamento sociale di almeno un metro.
E poi… anche in spiaggia occorreva usare il disinfettante per la mani.
Scriviamo queste poche righe per non dimenticare, in modo che la storia non si ripeta.
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